“Una grande vendemmia. Che, se si guarda alla qualità, potrebbe entrare nella storia”: questo il primo giudizio sulla vendemmia, per i bianchi e i vini base spumante del Ferrari, in particolare, e del Trentino in generale. “Che sia una vendemmia particolarissima è testimoniato – spiega Giampietro Comolli, rp manager delle cantine Ferrari - da un fatto che ha coinvolto tutti i creatori di spumanti e bianchi trentini: la raccolta delle uve è iniziata il 21 agosto, in largo anticipo rispetto alla media degli ultimi 10 anni; per lo Chardonnay base spumante i riscontri analitici sono ottimi: acidità intorno al 9 per mille e un ph superiore a 3,15 di acidità. Le uve presentano un ottimo rapporto zucchero-acidità e la sanità è impeccabile. La quantità è nella norma prevista dai disciplinari: leggermente più bassa rispetto alla vendemmia del 2000. Le uve bianche, grazie al clima favorevole di luglio e agosto, sono maturate alla perfezione e non hanno patito stress da caldo e idrico. Soprattutto agosto si è caratterizzato da giornate soleggiate soleggiate, molto luminose senza eventi atmosferici calamitosi e nottate fresche e ventilate. La maturazione, però, ha seguito un andamento non uniforme con i vigneti terrazzati e in altitudine 600-700 metri leggermente in ritardo rispetto a quelli coltivati a 300/350 metri. Ciò comporta sicuramente una vendemmia più tranquilla rispetto a quella del 2000, senza correre, a tutto vantaggio della qualità delle uve”.
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