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È la scrittrice Angela Nanetti con “Il bambino di Budrio” (Neri Pozza) la vincitrice del primo riconoscimento dedicato al romanzo storico: il “Premio Letterario Vino del Terriccio”, promosso dal patron della celebre cantina toscana Rossi di Medelana

Italia
La copertina del romanzo di Angela Nannetti “Il bambino di Budrio”

È la scrittrice italiana Angela Nanetti con “Il bambino di Budrio” (Neri Pozza) la vincitrice del primo riconoscimento letterario dedicato al romanzo storico: è il “Premio Letterario Vino del Terriccio”, promosso dalla celebre cantina toscana, di scena il 12 e 13 giugno al Castello del Terriccio a Castellina Marittima (Pisa). “La Dama Nera” di Sally O’Reilly (edizioni Sonzogno) e “L’inventore della Dimenticanza” di Pierluigi Panza (edizioni Bompiani) si sono classificati secondi ex aequo. E proprio quest’ultimo romanzo ha ispirato una vera e propria “lectio” del presidente della giuria del Premio, Paolo Mieli, ex direttore del Corriere della Sera e presidente di Rcs libri, sull’Odissea e sul senso della memoria.
“Abbiamo una ossessione della memoria, considerata una parola sacra, rispetto all’oblio a cui nessuno vuole affidare qualcosa. Ma nella storia memoria e oblio sono strettamente intrecciati. Non esiste la memoria senza l’oblio, che non è la sciatta dimenticanza. In Omero l’oblio è il vero protagonista dell’Odissea. Ricordare tutto è non ricordare niente e intrecciare la memoria con l’oblio è un mestiere salutare per poter avere orizzonti nuovi e guardare all’accaduto con un occhio più spassionato e disinteressato. La memoria totale vuol dire nessuna memoria”. Sul palco, Gian Annibale Rossi di Medelana, il padrone di casa, produttore di vino nonché cultore di storia, ha dato il via alla premiazione del premio che assegna 20.000 euro e lo consacra come neo mecenate.
Dicono che i giurati abbiano avuto accese discussioni prima di arrivare a un verdetto “unanime” sul vincitore del premio letterario “Vino del Terriccio”. Tanto che il professore di storia medioevale Tommaso di Carpegna Falconieri e perfino il conte fiorentino nonché storico e grande appassionato di vino Niccolò Capponi sono arrivati in ritardo e trafelati alla degustazione. Una “verticale” di Lupicaia condotta da Luca Gardini (che qualche settimana fa ha inserito l’annata 2009 nella sua classifica dei 100 migliori vini del mondo), che precedeva la proclamazione nella tenuta Terriccio di Castellina Marittima (Pisa) sabato sera. Paolo Mieli, presidente della giuria, l’ha interamente saltata. I tre finalisti, l’inglese Sally O’Reilly, Pierluigi Panza e Angela Nanetti, avevano avuto l’occasione di presentare i loro libri e confrontarsi con il pubblico la sera di venerdì.
Angela Nanetti, ha dedicato il premio al marito. La sua è una vita dedicata all’insegnamento e ai libri per bambini e ragazzi. “Il bambino di Budrio”, suo primo romanzo per adulti e vincitore del premio, è stato rifiutato da molte case editrici prima di essere pubblicato da Neri Pozza.
Gli invitati, i giurati e gli scrittori si sono poi trasferiti nella foresteria del Castello ospiti del Cavaliere per una cena a base di ottimo cibo, vino (per il bianco è stato offerto il Con Vento, come rosso il Castello del Terriccio) e cultura.
Info: www.premioterriccio.it
Fausta Chiesa

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