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AGRICOLTURA

È record di arrivi di piante e fiori stranieri in Italia, che favoriscono la concorrenza sleale

Vertice a Roma del florovivaismo in Coldiretti, per valorizzare un settore simbolo del made in Italy da 3,3 miliardi di euro
Coldiretti, CONCORRENZA SLEALE, FLOROVIVAISMO, IMPORTAZIONI, MADE IN ITALY, PRINCIPIO DI RECIPROCITÀ, Non Solo Vino
Il florovivaismo italiano vale 3,3 miliardi di euro

Il 72% delle merci che arrivano nell’Unione europea transita dall’Olanda, con il porto di Rotterdam che rappresenta un vero e proprio punto critico nei controlli: qui molte partite vengono “triangolate” e finiscono per acquisire un’origine comunitaria. Tra i Paesi extra-Ue spiccano invece Cina, Thailandia ed Ecuador, in particolare per l’importazione di fiori.
Una forma di vera e propria concorrenza sleale ai danni delle 19.000 imprese impegnate a produrre piante e fiori di alta qualità su una superficie di 30.000 ettari, con uno sforzo sempre più rilevante di sostenibilità delle produzioni, con effetti positivi importanti dal punto di vista dell’ambiente e della salute. Il florovivaismo italiano è un settore importante per l’economia del Paese che ha raggiunto nel 2024 il valore di 3,3 miliardi di euro, grazie anche al traino dell’export, con quasi 1,3 miliardi di euro. Da qui la richiesta della Consulta di far valere negli scambi commerciali il principio di reciprocità, assicurando il rispetto delle stesse regole produttive, ma anche controlli puntuali su tutte le merci in arrivo nei porti dell’Unione Europea.
Nell’incontro è stato anche fatto il punto su alcune importanti novità per le aziende florovivaistiche ottenute proprio grazie al lavoro della Consulta, a partire dall’esenzione definitiva del contributo Conai per i vasi. Ugualmente importanti le interlocuzioni portate avanti con le istituzioni per valorizzare il materiale di risulta di sfalci e ramaglie come sottoprodotto e non come rifiuto riducendo i costi e la burocrazia per le imprese. Ma si è parlato anche di innovazione e di filiera, con lo sviluppo di soluzioni green, come ad esempio l’utilizzo dell’acido pelargonico, tutto naturale, per il controllo delle infestanti, o i vasi compostabili. Focus anche sulle minacce legate agli effetti dei cambiamenti climatici, come l’attacco di insetti alieni, che si aggiunge ai problemi causati dal maltempo e all’aumento dei costi di produzione, che rendono sempre più difficile il lavoro delle aziende nazionali, soprattutto alla luce della sempre più preoccupante carenza di agrofarmaci da poter utilizzare. Un ulteriore problema, infine, è rappresentato dalla carenza di manodopera, con la necessità di lavorare sulla formazione per garantire il fabbisogno del tessuto produttivo.

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