Echi di guerra fredda: in Russia la piaga dell’alcolismo ha spinto il Presidente Dmitry Medvedev a vietare il consumo le bevande alcoliche, equiparando di fatto la birra alla vodka, persino negli esercizi pubblici dove vengono abitualmente vendute (salvo bar e ristoranti). Il Cremlino ha spiegato che questa misura mira a ridurre l'abuso di alcolici fra la popolazione. Divieto di bere birra e alcolici nei parchi-giochi per bambini, nei parchi cittadini, nei giardini, sui laghi, sulle spiagge, nelle stazioni ferroviarie, mercati, cortili, negli androni delle case, sulle scale e negli ascensori. La legge vieta la vendita al dettaglio di alcolici tra le ore 23 e le ore 8 di mattina. Le uniche eccezioni sono caffè, ristoranti e luoghi di intrattenimento. Nelle zone adiacenti alle strutture scolastiche e sportive, la vendita di bevande alcoliche è esclusa. Il documento vieta anche la vendita di birra nei trasporti pubblici e alle fermate degli autobus. Insomma: praticamente ovunque.
Nel frattempo, negli Usa accade il contrario. In Pennsylvania, dove vigono rigide leggi anti-alcol, la catena Wal-Mart ha installato, nei suoi store, il “Pronto Wine Kiosk”, un distributore automatico di bottiglie di vino. Ma l’operazione non è semplice: i clienti devono mostrare la carta d’identità, guardare la telecamera, soffiare in un rilevatore di alcol e ottenere l’approvazione di un funzionario statale.
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