La crisi alimentare non si risolve con i prezzi bassi all’origine perché questo non consente ai piccoli produttori di sopravvivere. Lo ha affermato Sergio Marini, presidente di Coldiretti, nel convegno sull’emergenza cibo, organizzato da Europafrica-Terre Contadine. “Il prezzo deve essere giusto - continua Marini - per permettere alle piccole e medie aziende di continuare la loro attività. Con i prezzi bassi si dismette l’agricoltura, e ogni azienda che chiude i battenti è un patrimonio perso”. Sull’importanza di non far morire le Pmi si sofferma anche Ndiogou Fall, presidente delle organizzazioni contadine dell’Africa occidentale (Roppa): “negli ultimi decenni i prezzi tenuti artificialmente bassi in nome del liberismo economico hanno fatto soffrire i nostri agricoltori e molti hanno chiuso l’attività, con la conseguenza che è cresciuta la nostra dipendenza dall’import di materie prime, diventando anche più vulnerabili al rischio di speculazioni sui prezzi”.
“Ci auguriamo che dal prossimo vertice Fao - conclude Fall - non esca il messaggio che con un maggiore liberismo si risolve la crisi alimentare, perché certamente ci opporremmo”.
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