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FINO AL 9 NOVEMBRE

Esperienze in cantina ed etichette esclusive per la “The Golden Vines Charity Online Auction”

Grandi vini d’Italia e del mondo per raccogliere fondi per la “Gérard Basset Foundation”. C’è anche una “vip experience” con Andrea Bocelli
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“The Golden Vines Charity Online Auction”, in memoria di Gérard Basset

Visite guidate tra i vigneti, degustazioni in cantina e cene realizzate da grandi chef, oltre a etichette di assoluto pregio e ad una “vip experience” con Andrea Bocelli - a sua volta produttore di vino con la cantina Bocelli 1831, la tenuta familiare con quasi tre secoli di storia che si trova a Lajatico, in Toscana - con 2 posti d’onore per un qualsiasi concerto, accesso esclusivo al backstage ed un incontro con il più famoso tenore al mondo (base d’asta 100.000 dollari). C’è anche questa esperienza nel catalogo della “The Golden Vines Charity Online Auction” 2025 della Gerard Basset Foundation, by Liquid Icons, con oltre 100 lotti donati dai produttori e non solo, con le offerte piazzabili fino alla mezzanotte del 9 novembre. E con la quale, l’eccellenza vinicola mondiale torna protagonista dell’asta il cui ricavato andrà a sostegno dei progetti benefici della “Gérard Basset Foundation”, la non-profit nata dall’eredità ed in memoria di Gérard Basset (l’unico al mondo ad aver vantato i titoli di Master Sommelier, Master of Wine e Officer of the Order of the British Empire, scomparso nel 2019), che sostiene programmi di educazione al vino legati alla diversità e all’inclusione e che, dalla sua fondazione ad oggi, ha raccolto 5 milioni di dollari con un impatto diretto su 1.600 beneficiari in più di 30 Paesi nel mondo. 
Oltre all’esperienza esclusiva con Bocelli (e un viaggio in aereo privato di lusso in Nord America a bordo della Slate Aviation, con base d’asta 125.000 dollari), il top lot relativo al vino è francese, e si tratta di due magnum di Pomerol 2009 di Château Le Pin, oltre ad un tour guidato nella tenuta vinicola di Bordeaux insieme ai proprietari Fiona e Jacques Thienpont, e alla giornalista e autrice pluripremiata, Jancis Robinson, che comprende degustazione, visita ai vigneti e pranzo: il martelletto parte da 40.000 dollari. Sempre in Francia e sempre a Bordeaux, c’è anche il lotto comprensivo di tre bottiglie nelle annate 2015, 2018 e 2019 di Liber Pater (il vino rosso più costoso al mondo al momento del lancio) con tour completo della tenuta (degustazione, visita, pranzo o cena), insieme al proprietario Loic Pasquet, e con base d’asta di 25.000 dollari. Da una jeroboam (3 litri) di Charlemagne 2022 di Domaine Bonneau du Martray con degustazione e visita dell’azienda (10.000 dollari), ad una magnum di Chevalier Montrachet Grand Cru 2019 di Domaine Leflaive con tour completo della tenuta (12.000 dollari), passando per una selezione di tre rari Dom Pérignon Plénitude 3 provenienti dalla cantina privata dello Chef de Cave di Dom Pérignon: Dom Perignon Rosé Vintage 1988, Dom Pérignon Vintage 1971 e Dom Pérignon Vintage 1978 (base d’asta 15.000 dollari con anche visita, degustazione e pranzo preparato dallo chef Marco Fadiga), sempre per restare Oltralpe.
Il top lot dell’Italia comprende, invece, una mathusalem (6 litri) di Brunello di Montalcino Riserva 2015 di Biondi-Santi Tenuta Greppo, la “culla” del Brunello di Montalcino, unito alla visita dei vigneti e de “La Storica”, la cantina privata dove Biondi-Santi conserva le bottiglie di ogni annata di Riserva mai prodotta, seguito da una degustazione con l’ad Giampiero Bertolini e da un pranzo con piatti preparati da un ristorante stellato Michelin e pernottamento a Montalcino (base d’asta 8.000 dollari). E che è particolarmente rappresentata nel catalogo: da una 5 litri di Brunello di Montalcino Campo del Drago 2019 di Castiglion del Bosco (con tour della cantina, degustazione e soggiorno di due notti in Junior Suite nel Rosewood Hotel, con base d’asta di 4.000 euro), ad una magnum di Madonna delle Grazie 2020 di Il Marroneto con tour privato dei vigneti, degustazione guidata e pranzo con il proprietario Alessandro Mori (base d’asta di 2.000 dollari), da 3 jeroboam di Brunello di Montalcino 2017, Vigna Colombaiolo Brunello 2017 e Vigna Franci Brunello 2015 di Tassi (con tour, degustazione, cena e pernottamento a Montalcino, a 2.000 dollari), a 12 bottiglie di Brunello Vigna del Suolo 2016, Brunello di Montalcino 2007, 2012, 2019, Solengo 2018 e 2021 di Argiano (2 unità ciascuno) con tour guidato e cena i preparata dalla chef Elena Montini (con base d’asta di 1.100 dollari), da 3 litri di Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2021 di Casanova di Neri con tour, degustazione e pranzo con un membro della famiglia e soggiorno di due notti al Casanova di Neri Relais (base d’asta 1.000 dollari), ad una magnum di Brunello di Montalcino Riserva 2006 e una di Brunello di Montalcino 2004 di Poggio di Sotto con visita, degustazione e pranzo della tenuta (e base d’asta di 900 euro).
Restando in Toscana, ecco Bolgheri, con una 3 litri di Ornellaia 2007 della Tenuta dell’Ornellaia (con visita, degustazione e cena, a partire da 1.600 dollari); la Val d’Orcia, con una jeroboam dell’annata 2019 di Tenuta di Trinoro con visita e degustazione verticale di 5 annate oltre a pranzo gourmet con uno chef privato nella villa della tenuta (300 dollari); e nell’aretino, con 3 bottiglie di Oreno Toscana Rosso Igt 2008, 2013, 2015 e 2019 di Tenuta Sette Ponti (con tour, degustazione, visita ai vigneti, cena e pernottamento, con base d’asta di 2.000 dollari). Per quanto riguarda, invece, gli altri territori vinicoli dello Stivale protagonisti dei vari lotti, si va da una jeroboam di Montepulciano d’Abruzzo 2001 di Emidio Pepe (con visita, degustazione e cena a 1.250 dollari), al Giulio Ferrari Collezione Magnum 2004 di Ferrari Trento (più visita al vigneto Alto Margone e pranzo gourmet con vini pregiati stellati Michelin alla Locanda Margon, a partire da 1.000 dollari), ed a una balthazar (12 litri) di Barolo Riserva 2017 di Giacomo Borgogno & Figli (più visita del vigneto Cannubi, il Cru più iconico del Barolo, e della cantina, con pranzo gourmet con il proprietario preparato da uno chef dedicato e pernottamento (300 dollari).
Tra i lotti in asta, anche una serata all’University Club di New York, ospiti del collezionista di vini pregiati James Finkel, ex presidente del Comitato Vini del Club e studioso di vini della Borgogna, con una cena gourmet di quattro portate accompagnata da bottiglie del valore di quasi 30.000 dollari, tra cui lo Champagne Vielles Vignes Francaises 2004 di Bollinger, Montrachet 1988 di Domaine de la Romanée-Conti, Château Lafite Rothschild 1961, Châteauneuf-du-Pape 1978 di Château Rayas, Le Musigny 1990 di Domaine Jacques-Frédéric Mugnier, Château d’Yquem 1975 e lo storico Cognac Napoleon 1811 (base d’asta 12.000 dollari).
Sono solo alcuni dei grandi lotti di un’asta charity che coinvolge anche nomi come Château Mouton Rothschild, Château Latour, Familia Torres, Catena Zapata, Vega Sicilia, Penfolds, Egon Müller, Harlan Estate, Vinedo Chadwick e anche maison di Champagne come Krug, Boerl & Kroff, Frerejan Frères, Henriot, Jacquesson, Charles Heidsieck, Salon, Delamotte, Ruinart, e non solo.

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