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Etichetta, fondamentale per chi la legge, ma anche per chi deve scriverla sui prodotti che vende. A Torgiano, il 10 ottobre, di scena “L’etichetta per filo e per segno”, seminario sulle etichette di vino, birra e olio promosso by VariEventi-Cipa

L’etichetta, si sa, è fondamentale, di qualsiasi prodotto si parli. Vino, ovviamente, incluso. Ma se è importantissimo saperla leggere, dal punto di vista del consumatore, è altrettanto necessario, da parte dei produttori, sapere come scriverla. E, per quanto possa sembrare ovvio, in realtà, la questione è molto più complicata di quanto si possa pensare. Perché tra obblighi su cosa si deve indicare e divieti su cosa non si può scrivere, e la necessità di utilizzare l’etichetta stessa anche come elemento di comunicazione e di marketing, spesso ci si trova difronte ad una selva di regole e leggi che, per altro, sono in continuo mutamento.
In tema di etichettatura dei prodotti alimentari, per esempio il prossimo 13 dicembre entreranno in vigore le normative contenute nel Regolamento Ue 1169. E se tutti gli operatori conoscono l’oggetto, alcuni conoscono la data, ma pochi sanno bene di cosa si tratta e non hanno ancora una corretta percezione delle novità.
Per questo nasce L’etichetta per filo e per segno, seminario sull’etichettatura dei prodotti alimentari di scena a Torgiano, in Umbria, il 10 ottobre. Il seminario, organizzato da VariEventi e curato dal giornalista Maurizio Pescari, con un taglio nuovo, didattico, mirato su vino, olio e birra.
“Vogliamo dare una certezza: coloro che interverranno - spiega Pescari - al termine della giornata, rientreranno in azienda con le idee chiare rispetto alle norme di etichettatura e non solo stanchi per le tante, troppe, parole sentite. Il nostro appuntamento nasce con l’intenzione di spiegare davvero, semplificandoli, i contenuti della normativa, senza limitarci a calare dall’alto quanto scritto, visto che a leggere il regolamento, una mente non allenata si perde dopo poche righe. Saranno a Torgiano esperti che tratteranno gli argomenti con sistema quasi tutoriale, creando un dialogo con chi poi sarà chiamato a rispondere in solido di eventuali errori: i produttori”.
“Abbiamo preso a cuore il valore del contenitore - spiega Luca Purgatorio di Vetroservice, presidente di VariEventi - ed in questo, l’etichetta ed i suoi contenuti rivestono un ruolo fondamentale per la tutela del consumatore. Dopo i risultati di Cipa 2014, la rassegna che abbiamo interamente dedicato alla filiera del confezionamento e dell’imbottigliamento dei prodotti alimentari, abbiamo deciso di approfondire le tematiche del nostro comparto e questo di Torgiano è il primo degli appuntamenti nel calendario di “Cipa Lab” (www.cipa.me)”.
Il regolamento Ue 1169, tema del seminario, nasce dalla volontà assoluta di garantire al consumatore il diritto ad un elevato livello di tutela della salute attraverso la fornitura di informazioni obbligatorie che riguardano le caratteristiche dell’alimento, il suo uso e le caratteristiche nutrizionali. “L’articolo 8 del regolamento individua in primo luogo nel produttore il responsabile delle informazioni alimentari al consumatore - spiega Marcello Berioli di Umbralabel - ed è fondamentale prendere coscienza di tutto quanto contenuto nella normativa. Noi operatori del settore abbiamo le nostre responsabilità professionali, ma il nuovo regolamento codifica nel dettaglio quelle dei produttori ed è fondamentale che tutti ne siano consapevoli”.
Il seminario sarà di scena al centro congressi de “Le Tre Vaselle” di Lungarotti, a Torgiano, dove interverranno, Luigi Mancini, che tratterà i contenuti generali della normativa e l’etichettatura della birra, il colonnello Amedeo De Franceschi, Comandante del Nucleo Agroalimentare Forestale, che illustrerà i risvolti penali della normativa, Simonetta Doni dello Studio Doni&Associati, che svilupperà il tema legato al valore emozionale dell’etichetta. E poi, nel pomeriggio, via alle aule tematiche di prodotto: il vino, con Antonio Rossi dell’Ufficio giuridico dell’Unione Italiana Vini, la birra, con Luigi Mancini, ed Alberto Grimelli, direttore di “Teatro Naturale”, per l’olio.

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