13 piccole e medie aziende (ma presto diventeranno 25) di tutta Italia, raccolte sotto l’ombrello di un “professionista istrionico” del vino come Gelasio Gaetani d’Aragona, la consapevolezza che il vino, la cui storia è antica quanto quella dell’umanità, è veicolo di cultura e civiltà. Sono le fondamenta del progetto “Ex vinis Gelasio Gaetani d’Aragona”, che si propone di dare nuova linfa e prospettive di ampio respiro, sui diversi mercati, a quelle aziende vinicole italiane che, seppur piccole, costituiscono uno dei più grandi patrimoni del Belpaese. L’obiettivo, è quello di diventare un brand di portata internazionale, attraverso cui dare visibilità ai singoli marchi di aziende italiane che, per tradizione familiare e passione, sono rimaste fedeli alle migliori tecniche di produzione: una sorta di pas-partout per gli “artigiani del vino” che, unendosi e facendo squadra, al centro di iniziative di sostegno e promozione costante, avranno maggiore garanzia di riconoscibilità a livello mondiale, in un momento in cui la crisi economica rende la vita più difficile proprio alle piccole e medie imprese.
E non è tutto, perché da settembre prenderà il via la vendita online dei vini delle aziende coinvolte, e nello stesso periodo verrà presentato anche quello che Gelasio Gaetani ha denominato il “Codice d’Aragona”, che consiste nell’individuazione di alcuni parametri essenziali e necessari per mettere ordine alle nostre idee a proposito dell’interpretazione e della conoscenza del vino in generale: ovvero, come 6 fattori fondamentali - annata, terroir, vitigno, lavorazioni in vigna e in cantina e personalità del produttore - incidano in modo determinante nella realizzazione di un vino. Ma la vera sfida è quella ai mercati esteri, vera valvola di sfogo per la produzione italiana, specie la Cina, che per numeri, crescita economica e possibilità è indubbiamente la nuova Mecca del vino europeo. Si parte a novembre, con un road show organizzato ad Hong Kong insieme a “Gelardini & Romani Wine Auction”, mentre ad aprile 2013 sarà la volta di Nanchang: due appuntamenti con cui Gaetani sarà impegnato nel comunicare, promuovere e trasferire alla comunità cinese la cultura del vino italiano. “Non tutti sanno quanto il popolo cinese sia completamente a digiuno riguardo alla conoscenza del vino italiano - spiega Gaetani - che necessita di una vera e propria integrazione nella loro cultura alimentare tanto distante e diversa dalla nostra, malgrado gli spaghetti siano un’invenzione cinese importata da Marco Polo. Va specificato poi - aggiunge Gaetani - che il consumo relativamente maggiore dei famosi “top brands” francesi come lo Chateau Lafite, non è dovuto all’apprezzamento effettivo della qualità del prodotto, quanto al marchio famoso che ha il valore di status symbol a cui i cinesi tengono molto. E, se non bastasse, per le bottiglie delle aziende riunite sotto “Ex vinis”, c’è già un impegno con Gribaudo - casa editrice della Feltrinelli specializzata in libri di cucina - per realizzare la produzione di un libro di ricette italiane ideate ad hoc sui vini della selezione, di cui è già prevista la traduzione in diverse lingue, tra cui il cinese per facilitare l’introduzione dei nostri vini su quei territori.
Info: www.exvinis.com
Focus - Le aziende di “Ex vinis”
Piemonte
Castello Di Gabiano
Cascina Pastori
Liguria
Prima Terra
Toscana
Tenuta Il Moro Di San Giovanni
Caia Rossa
Villa Pinciana
Baroni Miceli Di Serradileo
Abruzzo
Contado Veniglio
Campania
Marisa Cuomo
Cantine Di Marzo
Puglia
Azienda Soloperto
Basilicata
Paternoster
Sicilia
Azienda Principi Alliata Di Villafranca
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