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Fare vino di qualità, lavorare bene in vigna e cantina sono, ovviamente, prerequisiti. Ma la differenza oggi la fa anche il web: per vendere sui portali, per le opinioni tra wine lovers ed i giudizi degli importatori. Così dal Forum Mtv a “Wine2Wine”

“Il saper lavorare in vigna e in cantina e il fare un vino di qualità sono dei prerequisiti, ma per vendere i propri prodotti e saper attrarre gli enoturisti uno strumento imprescindibile è ormai il web. Internet è divenuto infatti lo strumento che ha ormai superato il classico passaparola per intercettare i turisti, le ricerche di bottiglie ed etichette sono sempre più on line e anche gli importatori esteri giudicano le cantine attraverso i loro siti web”. Così Donatella Cinelli Colombini, fondatrice del Movimento del Turismo del Vino, intervenendo oggi nel Forum del Movimento Turismo del Vino, guidato da Daniela Mastroberardino, a “Wine2Wine”, forum di Vinitaly-Veronafiere, in collaborazione con Federvini ed Unione Italiana Vini a Verona. L’incontro era dedicato agli “Strumenti di sviluppo per l’enoturismo”, e, in particolare alle nuove tecnologie digitali ed alla comunicazione.
Donatella Cinelli Colombini ha sottolineato il ruolo che “grandi portali come Tripadvisor” possono avere sul vino e sull’enoturismo. “Anche sul vino sta succedendo questo - ha spiegato - perché il giudizio dei consumatori sta diventando più importante di quello dei critici”. Nel complesso il web “va visto come fabbrica di relazioni con cui dialogare. Non basta buttarsi sui social media perché i siti hanno ancor un’importanza enorme”. In quest’ottica ci sono strumenti che non vanno sottostimati: “l’uso sul proprio sito della lingua inglese, di una grafica e immagini accattivanti, o anche la presenza di video, portano l’utente internet a intrattenersi su un sito fino al 470% in più. Chi non si è mosso sul web è andato a fondo”. La produttrice ha poi citato alcuni studi sul rapporto tra aziende vinicole e il web “il 48% di 3.400 cantine italiane intervistate vuole attivare nuovi canali di comunicazione online entro la fine dell’anno - ha spiegato - fra chi è già attivo, il 13% si avvale di un professionista esterno e il 43% ha una persona dedicata al web all’interno dell’azienda”.
Essere dotati di un buon sito internet, aiuta anche nel rapporto con gli importatori esteri. Citando una ricerca di Italy Fine Wines, Cinelli Colombini ha spiegato che “il 71% degli importatori utilizza internet per trovare contatti, l’83% giudica i siti delle cantine italiane inferiori a quelli esteri. Ma soprattutto il 55% degli importatori non comprerebbe vino da una cantina con un sito poco accattivante”.
Un invito poi a conoscere e saper utilizzare alcuni siti web molto conosciuti all’estero che offrono, ad esempio, servizi di vendita di vino e di comparazione prezzi delle bottiglie come Snooth, Cellartracker o Wine-Searcher. Portali che sono più visitati anche di realtà blasonate come Wine Spectator. La fondatrice del movimento ha poi ricordato che “il turista è un amante infedele” e il successo di un territorio non durerà per sempre. Tra le grandi destinazioni, ad esempio, “la Toscana è l’unica superstite” che ancora è in cima alla lista dei desideri degli enoturisti, mentre a livello mondiale si affacciano nuove realtà come la Valle di Okanogan, vicino Vancouver. “Noi abbiamo potenziale enorme di cantine con alle spalle una grande gastronomia territoriale - ha concluso - ma dobbiamo saperci raccontare. Dentro ogni volta comunicazione ci deve essere l’anima e la verità. Per affascinare i turisti e renderci unici. Il settore turistico è più grande sempre del mondo e solo uniti si vince”.
Dello stesso avviso la wine & food editor del quotidiano “La Repubblica” Licia Granello che ha sottolineato come sia fondamentale “mettere le storie dietro i nostri prodotti. Questo può essere il modo per comunicare il vino. Dobbiamo mettere le “facce” insieme alle etichette, perché metterci la faccia garantisce che un vino è buono”. Nell’incontro è stato poi presentato “Movinclick”, un social network espressamente dedicato al mondo del vino, sia amatoriale che professionale. Il nuovo strumento sarà lanciato a gennaio e oltre alla tradizionale parte “social” mette a disposizione degli appositi wine tools.

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