“Vendemmia dall’ottimo livello qualitativo, ma accompagnata dalla diminuzione della
quantità rispetto alle annate precedenti”: lo comunica la Federvini che sottolinea “come per quest’anno si produrranno meno di 50 milioni di ettolitri con un decremento del 5% rispetto alla produzione del 2000 (54 milioni di ettolitri, ndr)”. La Federvini mette quindi in risalto come “l’eccellenza della qualità, elemento fondamentale per soddisfare le esigenze del mercato e rispondere ai nuovi gusti dei consumatori, sia raggiunta grazie all’importante processo di riconversione dei vigneti che ha visto l’eliminazione di impianti obsoleti e la crescente affermazione di vini di qualità e a denominazione di origine. Il processo di riconversione e la ricerca dell’eccellenza comporta, nel breve termine, un incremento dei prezzi di base per le tipologie e le denominazioni più richieste e allo stesso tempo pone le basi per uno sviluppo competitivo nel medio e lungo termine”. Luigi Rossi di Montelera, presidente della Federvini chiede che “vengano incrementati i fondi per la ristrutturazione della nostra viticoltura di qualità destinando, eventualmente, risorse private per la distillazione di quei vini che non incontrano il favore del mercato. Il settore deve essere messo in condizione di affrontare la sfida del mercato globale che, a causa dell’aggressivo dinamismo del mercato dei nuovi paesi vitivicoltori emergenti, si va facendo sempre più ardua”.
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