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RIPARTENZA

Fico Eataly World riparte all’insegna del divertimento. Appuntamento il 7 luglio (alle 7 di sera)

Rinnovato il parco tematico di Bologna. Tra botteghe (come quella del vino dall’idea di Fontanafredda), fabbriche, giostre, il “Luna Farm” e non solo

07 07 07: ovvero il 7 del 7 (luglio) alle 7 di sera. È la data in cui riaprirà Fico Eataly World di Bologna, sotto un approccio nuovo, che coniuga cibo e divertimento. E se 5 sono i sensi che saranno stimolati, ricorre ancora il numero del 7, come le aree a tema in cui è stato risuddiviso il parco del cibo, unico food park del genere a livello mondiale che nello scorso triennio, spiega una nota, ha generato ben l’11% di tutto il turismo approdato a Bologna.
Il nuovo Fico, dopo un anno di lavori, anche grazie ad un nuovo piano di sviluppo da 5 milioni di euro di investimento voluto e finanziato dai soci Eataly e Coop Alleanza 3.0 e supportato dal Fondo PAI-Parchi Agroalimentari italiani, che detiene la proprietà dell’area, costituito e gestito da Prelios Sgr, “offrirà 30 nuove attrazioni, 7 aree a tema, 26 tra Ristoranti e Street Food, 13 Fabbriche con show multimediali, una fattoria degli animali per emozionare grandi e piccini. Una giornata speciale per chi ama gustare il buon cibo ed i piaceri della vita”, ha spietato oggi a Milano in conferenza stampa il nuovo ad Stefano Cigarini. E, ovviamente, ci sarà grande spazio anche per il vino, con la “Bottega del Vino”, nata dall’idea di Fontanafredda, cantina a Serralunga d’Alba fondata nel 1858 dal primo Re d’Italia, Vittorio Emanuele II e oggi quartier generale della galassia vinicola della famiglia Farinetti.

Come detto la nuova parola d’ordine è “divertimento”, attraverso tante esperienze: sedersi con gli amici a gustare un’eccellenza italiana o attraversare una forma di formaggio alta 6 metri, cavalcare un cannolo siciliano o farsi un selfie davanti al Fico più grande del mondo, impastare una pizza o salire a bordo di una giostra contadina, dondolare nel frutteto su un’altalena di 7 metri o navigare tra i mari italiani senza lasciare terra, misurare la propria altezza in maiali e galline invece che metri e centimetri o indovinare l’ingrediente segreto di un buon gelato o avere una mucca come casellante.
15 gli ettari occupati dal parco, divisi in 7 aree dedicate alle grandi eccellenze italiane (l’Area dei salumi e dei formaggi, della pasta, del gioco e dello sport, del vino, dell’olio, dei dolci) divisi da nuove e spettacolari scenografie ed arricchiti con giochi, giostre ed attrazioni a tema cibo. E ci sarà anche un “luna park contadino”, il Luna Farm, con le sue 14 attrazioni firmate Zamperla, il più grande produttore italiano del settore. Confermati i punti fermi del progetto originale di Fico, che dal 2017 ha raccolto 5 milioni di visitatori: i 60 operatori della filiera agroalimentare, che offrono buon cibo ma soprattutto esperienze a tema, inclusi i grandi Consorzi come Parmigiano Reggiano, Grana Padano, San Daniele, Mortadella Bologna, Aceto Balsamico di Modena e Carne Razza Maremmana Bio. Confermato il progetto Km 0, per cui il cibo prodotto nel parco viene servito in tutti i ristoranti e fra gli operatori presenti. Confermato l’impegno di Fico come parco eco-sostenibile, grazie ai 55.000 mq di impianto fotovoltaico su tetto, uno dei più grandi d’Europa, sistemi avanzati di teleriscaldamento e l’uso estensivo di materiali green e riciclabili.
“Fico conferma la sua vocazione di luogo in cui raccontare la filiera agroalimentare italiana attraverso esperienze a tema - ha sottolineato Nicola Farinetti, ad Eataly Spa -che oggi sono ancora più coinvolgenti e divertenti. Oggi si presenta come un food park completamente rinnovato e unico al mondo, pronto a riprendere lo svolgimento di quel percorso di conoscenza imprescindibile nella formazione di adulti e bambini attraverso percorsi che stimolano gli individui ad una maggiore consapevolezza alimentare”.
“Fondazione Fico riparte insieme al parco tematico Fico Eataly World - ha aggiunto Andrea Segrè, presidente di Fondazione Fico per l’Educazione Alimentare e alla Sostenibilità -che affiancherà con la sua attività di promozione della sostenibilità agroalimentare dalla produzione al consumo, di sensibilizzazione sulla sicurezza alimentare e gli stili di vita e di alimentazione sani e salutari. La Fondazione legata al “Parco da Gustare” indicherà e sosterrà con forza la Dieta Mediterranea come strumento chiave per la salute e il benessere dell’uomo e del pianeta. E tutti potranno contribuire a sostenere l’azione della Fondazione e diventare supporters di Fondazione Fico associazione no profit, donando 1 Euro attraverso l’acquisto del biglietto del parco, sia online che in presenza. Sarà il nostro patto con il cibo per il benessere delle generazioni attuali e future”.
“L’avvento del Covid e i conseguenti interventi di contenimento della pandemia - ha spiegato Alessandro Busci, Head of Fund Management di Prelios SGR - ci hanno posto nella condizione di poter e dover ripensare, di concerto con il gestore Eataly World e secondo un approccio proattivo, il format di Fico. Si è fatto leva sia sulle esperienze positive registrate nei primi due anni dall’inaugurazione, sia sulle aree di miglioramento che si sono evidenziate. I trend mondiali di medio-lungo periodo evidenziano dati in crescita nel settore turistico e in quello dei parchi di divertimenti. Questo consentirà al Fondo PAI e ai suoi investitori e stakeholder di conseguire risultati positivi in termini sia economici sia di ricadute sull’economia reale - promuovendo l’occupazione e l’eccellenza delle filiere italiane - e sul fronte sociale, dall’educazione alimentare alle malattie legate a cibo e alimentazione”.
E se il parco resta anche un tempio dello shopping enogastronomico con 2000 metri quadrati di mercato, gestito da Eataly e Coop Alleanza 3.0, e uno spazio congressi, restano punti fermi le 13 “Fabbriche” dedicate a formaggi e pane, paste e sughi, birra e olio, che da luoghi di produzione e didattica diventano anche luoghi di intrattenimento multimediale avanzato, così come le cinque giostre multimediali che raccontano il rapporto tra uomo e cibo: la giostra del Fuoco, della Terra, del Mare, degli Animali, e Dalla Terra alla Bottiglia.
Ancora, resta il tema dell’educazione alla cultura alimentare dei bambini, “che è stata dall’inizio una priorità per Fico, con i suoi 70.000 studenti in visita all’anno, che potranno godere di corsi e laboratori dedicati. Gli Animali della Fattoria sono invece protagonisti già dall’ingresso, ad accogliere i visitatori, mentre quelli da Cortile si trovano lungo il percorso all’interno del parco. Sarà possibile mungere una mucca, strigliare un cavallo, nutrire una capretta o le galline, accarezzare un coniglio, imparando allo stesso tempo come prendersi cura di loro sotto l’occhio vigile del fattore di Fico”.
Tra le novità, il nuovo Fico prevede un biglietto di ingresso, a anche un abbonamento annuale con ingressi illimitati a 29 euro. Dopo il Grand Opening del 7 luglio, il parco aprirà continuativamente dal 22 luglio in poi, dal giovedì alla domenica, dalle 11 alle 22, il sabato fino alle 24. Un nuovo Fico che, come tutti, guarda ad un epoca nuova, dopo la pandemia.

Focus - La Bottega del Vino di Fico
La “Bottega del Vino” del vino di Fico Eataly World, nasce dall’idea di Fontanafredda, cantina a Serralunga d’Alba fondata nel 1858 dal primo Re d’Italia, Vittorio Emanuele II e oggi quartier generale della galassia vinicola della famiglia Farinetti. Nell’area esterna si possono osservare 60 vitigni autoctoni rappresentativi, selezionati dal Professor Attilio Scienza tra le 1200 varietà presenti in Italia. All’interno della Bottega il visitatore può invece scoprire l’affascinante storia che ha reso questa cantina icona del Barolo nel mondo, scegliendo tra 100 vini al calice presenti nel suo ristorante o fermandosi per un aperitivo, pranzo o cena a base di piatti regionali che raccontano i territori più vocati alla viticoltura. Lo spazio ospita inoltre un’enoteca con etichette provenienti da nord a sud dell’Italia dove è possibile scegliere tra vitigni, denominazioni e regioni differenti. Infine, la Bottaia 52, una sala allestita con le barriques che rappresentano i 52 vignaioli più “fichi”d’Italia, una location suggestiva in cui organizzare incontri con i produttori o corsi alla scoperta dell’affascinante mondo del vino.

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