Le esportazioni di prodotti dell’agroalimentare italiano, soprattutto trasformati, continuano a crescere. Ma qualche prodotto, come sempre, va meglio degli altri. Le esportazioni di pecorino e fiore sardo, per esempio hanno fatto registrare un aumento record del 19% nella prima metà del 2014, ma sul podio degli alimenti che hanno fatto registrare il maggiore incremento salgono anche prosciutti, speck e prodotti affini (11%) e il formaggio gorgonzola (+8%). Emerge da una analisi della Coldiretti sull’apprezzamento del cibo italiano all’estero che, in controtendenza alla crisi, ha fatto segnare un incremento del 2% in valore nel primo semestre dell’anno secondo Ismea.
“Tra i comparti di punta del made in Italy agroalimentare mantengono un buon andamento - sottolinea la Coldiretti - le esportazioni dei formaggi grana (+7%), la frutta (+4%) e i prodotti dolciari a base di cacao (+3%), mentre l’export di vino continua a cresce, ma a un ritmo più lento (+1%) a causa di una generale flessione dei prezzi. Per l’olio di oliva e i prodotti della biscotteria e panetteria i primi sei mesi del 2014 hanno fatto segnare per entrambi incrementi del 3%. Il semestre è stato invece negativo - conclude la Coldiretti - per l’export di ortaggi, legumi e frutta trasformati (-1%). ma anche per la pasta (-1%) e soprattutto per gli ortaggi freschi (-10%) che fanno registrare il calo maggiore”.
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