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Fivi accontentata: arriva la circolare del Ministero delle Politiche Agricole sull’uso commerciale dell’indicazione del nome geografico più ampio, quindi regione o provincia, in cui ricade la zona di produzione di un determinato vino Dop o Igp

Tra i temi irrisolti del 2014 ne era rimasto uno particolarmente caro alla Fivi - Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, che da settimane chiedono chiarimenti per assicurare i corretti usi commerciali, etichettatura e presentazione dell’indicazione del nome geografico più ampio, quindi regione o provincia, in cui ricade la zona di produzione di un determinato vino Dop o Igp. Risposta che è arrivata proprio l’ultimo giorno dell’anno, con una circolare del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che precisa l’applicazione in Italia delle disposizioni contenute nel Regolamento Europeo 1308/2013.
In sintesi, è possibile, in etichetta come in tutte le altre forme di comunicazione aziendale (dalle brochure ai siti internet), che per la normativa Ue sono equiparate, dare un’indicazione della provincia o della regione, anche nel caso in cui il nome del capoluogo o della regione siano stati registrati come Docg, Doc o Igt diverso da quella del vino prodotto. Si potranno indicare nei materiali aziendali, etichette comprese, Regione o Provincia dove ha sede la cantina ma solo se tale citazione presenta le caratteristiche di una informazione di carattere descrittivo, e non i tratti di una evocazione, utilizzata per sfruttare la notorietà di una denominazione per prodotti che non ne abbiamo diritto. L’uso del nome geografico più ampio viene normato in termini precisi di dimensioni e distanze obbligatorie per quanto riguarda le etichette, mentre per le altre forme di comunicazione la circolare indica che si valuterà caso per caso.
“Accogliamo con grande favore questa circolare - commenta Matilde Poggi, presidente Fivi - Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti e produttrice in Veneto - che permette a noi vignaioli di poter comunicare, senza incorrere in sanzioni, dove si trovano le nostre cantine, e ci consente di far conoscere il territorio che tutti i giorni viviamo e tuteliamo con impegno da una stagione all’altra, senza soluzione di continuità. Il Ministro Maurizio Martina ha dimostrato sollecitudine nell’ascoltare le nostre richieste e sensibilità per una situazione che poteva essere assai limitante per il lavoro dei vignaioli italiani e la promozione dei nostri vini a livello internazionale. La circolare è stata emanata l’ultimo giorno dell’anno, ci pare che questo sia il miglior auspicio per il 2015 appena iniziato, che veda ancora molte occasioni proficue di collaborazione tra noi vignaioli e il Ministero sulla base di un dialogo così costruttivo”.

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