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ECCELLENZE

“Flos Olei 2022” incorona l’Italia come leader mondiale: miglior azienda ed olio 2022

Sui 20 riconoscimenti della “The Best” ben 14 sono stati assegnati ad aziende del Belpaese. Dalla Puglia alla Toscana, la qualità parla italiano
FLOS OLEI 2022, ITALIA, MARCO OREGGIA, OLIO EVO, SPAGNA, Non Solo Vino
La guida Flos Olei 2022, riferimento mondiale dell’olio extravergine di oliva

L’olio extravergine italiano, una delle eccellenze del Belpaese, si conferma ai vertici mondiali. A testimoniarlo è la classifica di “Flos Olei 2022”, edizione n. 13 della più importante guida dedicata ad uno dei prodotti simbolo della dieta mediterranea, curata dall’esperto internazionale Marco Oreggia (che ne è anche editore) e dalla giornalista Laura Marinelli. I premi più importanti parlano italiano: ad iniziare dal titolo di “Azienda dell’Anno” andato alla pugliese Olio Intini e quello per il “Migliore Olio Extravergine di Oliva” vinto dall’Itran’s della campana Madonna dell’Olivo. Anche l’azienda emergente è tricolore, grazie alla toscana Società Agricola Il Borro. Sui 20 riconoscimenti della “The Best” ben 14 sono stati assegnati ad aziende italiane. A completare il quadro due realtà in Spagna e una rispettivamente in Francia, Croazia, Grecia e Cile. Tra le novità i due nuovi ingressi nella “Hall of Fame”, il gotha mondiale dell’extravergine dove figurano le aziende premiate con i 100/100esimi che, dopo un’importante crescita nel tempo, hanno ormai raggiunto un traguardo stabile di eccellenza. Le new entry sono l’italiana Azienda Agricola Comincioli (Lombardia) e la spagnola Casas de Hualdo (Castilla-La Mancha), che si uniscono alle sei realtà già presenti: le italiane Frantoio Bonamini (Veneto), Frantoio Franci (Toscana), Azienda Agraria Viola (Umbria), Americo Quattrociocchi (Lazio) e le spagnole Castillo de Canena e Aceites Finca La Torre (entrambe dell’Andalucía).
“Flos Olei 2022”, volume di 888 pagine realizzato in duplice lingua (italiano-inglese e italiano-cinese), seleziona e racconta le migliori 500 aziende olivicole del pianeta, provenienti da 55 nazioni differenti: l’ultima aggiunta è il Sultanato dell’Oman. Sono 763 gli oli extravergine recensiti in guida sui 967 del Concorso. Un vero e proprio atlante dell’olivo che comprende anche 88 cartografie mondiali, con le due nazioni regine della produzione, Italia e Spagna, divise per regioni. Nelle pagine è possibile trovare un’accurata descrizione delle varietà autoctone, abbinamenti gastronomici olio-cibo e una grande quantità di informazioni storiche e culturali.
La novità 2022 è la nascita del premio “The Green Farm”, conferito all’azienda capace di riporre maggiore attenzione alle pratiche di agricoltura sostenibile: ad aggiudicarsi l’importante riconoscimento è stata la spagnola Aceites Nobleza del Sur. Gli altri nomi italiani inseriti nelle varie categorie della “The Best” sono: Frantoio di Riva (Trentino), Il Borgo del Melograno (Emilia Romagna), Azienda Agricola La Ranocchiaia (Toscana), Emozioneolio (Marche), Azienda Agricola Alfredo Cetrone (Lazio), Olio Mimì (Puglia), Azienda Agricola Vincenzo Marvulli (Basilicata), Tenute Pasquale Librandi (Calabria), Frantoi Cutrera (Sicilia), Società Cooperativa Agricola Agrestis (Sicilia), Azienda Agricola Sebastiana Fisicaro - Frantoio Galioto (Sicilia). Quelli fuori dai confini nazionali: Aceites Oro Bailén - Galgón 99 (Spagna), La Magnanerie (Francia), Červar (Croazia), Noan (Grecia), Agricola Pobeña (Cile).
Quattro, invece, gli Special Awards, riconoscimenti al di fuori del comparto produttivo conferiti a chi, attraverso il proprio lavoro, promuove e diffonde la cultura dell’olio: il premio “L’Importatore dell’Anno” va alla statunitense Olio2go, il premio “Il Ristorante dell’Anno” al danese The Samuel, il premio “Il Giornalista dell’Anno” a Sabrina Giannini con la trasmissione “Indovina chi viene a cena” in onda su Rai 3, il “Premio Speciale Cristina Tiliacos” a Luciana Baldoni del Cnr - Istituto di Bioscienze e Biorisorse
“Oltre ai giusti riconoscimenti conferiti alle aziende che si sono distinte nell’anno - sottolinea Marco Oreggia - ciò che maggiormente ci preme evidenziare è il tema della sostenibilità. È già da tempo infatti che Flos Olei pone grande attenzione a tutti gli argomenti che riguardano l’ambiente: riteniamo che il futuro dell’olio extravergine sia profondamente legato alla coscienza ambientale dei soggetti che compongono questo comparto. La tecnologia, dal campo alla bottiglia, ha compiuto negli ultimi anni passi da gigante ed è in grado oggi di offrire il giusto sostegno alle realtà che intendono perseguire questo obiettivo. Il premio The Green Farm vuole chiaramente essere di ulteriore incentivo e stimolo in questa direzione”. “I tanti riconoscimenti internazionali -conclude Laura Marinelli - testimoniano quanto Flos Olei sia un progetto dalla portata mondiale. Ciò ovviamente non sarebbe possibile senza la straordinaria capillarità del team di collaboratori presenti nei vari Paesi. Un’altra peculiarità della guida è quella di andare oltre l’aspetto produttivo e studiare con attenzione la sensibilità e le tendenze dei vari mercati, provando ad essere un importante punto di riferimento per il settore olivicolo”.

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