C'è anche un foglio mappale del catasto ex austriaco di circa due secoli fa a sostenere la legittimità del nome “Tocai” per l'omonimo vino friulano. Lo ha scoperto l'avvocato della Regione Friuli-Venezia Giulia, Enzo Bevilacqua, che lo ha presentato oggi a Roma, in un incontro al Ministero per le Politiche Agricole.
Il documento riporta il nome “Toccai” attribuito a un corso d'acqua situato tra i comuni di Mossa e San Lorenzo, in provincia di Gorizia, ed è uno degli elementi che testimonia che il Tocai era coltivato in Friuli già due secoli fa. Il foglio farà parte, insieme a numerosi altri documenti, di un nuovo e più articolato dossier che sarà inviato all'Unione Europea per contrastare la decisione che impedirebbe, a partire dal primo aprile 2007, l'uso del nome tocai per vini prodotti in Friuli.
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