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LO STUDIO

Fuori casa, nel primo quarto 2025 pesante ribasso per gli alcolici: vini & spirits a -13%

Report TradeLab by Federvini: da gennaio a maggio, il vino, sullo stesso periodo del 2024, fa -12%, le bollicine -13%. Giù pure cocktail, amari e food
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Un inizio del 2025 in frenata per gli alcolici

Uno degli aspetti su cui si sta maggiormente interrogando il mondo del vino, e degli alcolici in generale, è legato al calo dei consumi e al loro cambiamento verso altre tipologie, guidati dalle nuove generazioni ed orientate sempre di più al trend salutistico. Un fenomeno ormai noto ma a cui, forse, andrebbe accostato, perlomeno a livello di importanza, anche quello del calo del potere di acquisto da parte degli italiani considerato che non sono soltanto gli alcolici a diminuire ma anche i consumi delle bevande analcoliche che, nel 2024 e nel primo quarto 2025, sono in ribasso così come quelli per il cibo. Il mercato “Away from home” (Afh), nel 2024, ha generato 101 miliardi di euro che scendono a 81 miliardi nel perimetro “Afh consumer tracking” da cui sono esclusi, dal perimetro di analisi, i turisti stranieri, i minori di 18 anni ed i maggiori di 75, i vending, la collettiva scolastica/religiosa/militare. E se nel 2024 c’è stato un rallentamento a livello di visite (-1,6%) ed un leggero incremento in valore (+0,7%), anche nei primi cinque mesi del 2025 il mercato dei consumi fuori casa ha iniziato l’anno con il freno tirato (-2% le visite) e un +1,5% a valore grazie soprattutto ad una buona performance (+7,4%) del mese di aprile (caratterizzato dal periodo pasquale, ndr). Ecco i dati, emersi dal report dell’Osservatorio TradeLab by Federvini, dedicato ai consumi del fuori casa e dove si nota anche una brusca frenata delle bevande alcoliche nel primo quadrimestre 2025 (-11,4% per 440 milioni di consumazioni contro le 496 del primo quadrimestre 2024), la macro-categoria che ha registrato il dato peggiore alla voce delle consumazioni che, a livello generale, registra un -5,6%. Nel primo quarto 2025 lo scenario non è, quindi, stato positivo: vino & spiriti hanno toccato quota 272 milioni di consumazioni (-13%) e tutte le bevande sono con il segno negativo. Il vino, con 116,8 milioni di consumazioni, è sceso a -12% sul primo quarto 2024, le bollicine a -13% (45 milioni di consumazioni). La categoria degli spirits è a -14%, sempre nel confronto tra il primo quarto 2025 e quello del 2024, dato che deriva dai cocktail alcolici (-15%, 57,9 milioni di consumazioni), amari e dopopasto (-14%, 36,3 milioni di consumazioni), spiriti lisci (-8%, 15,5 milioni di consumazioni). Giù anche i dati relativi al food dolce (510 milioni, -5,2%) e food salato (1,2 miliardi, -4%). E nel 2024 ? Il valore di mercato è stato di 81,3 miliardi di euro per il fuori casa, per uno scontrino medio di 10,4 euro e 7,8 miliardi di visite. Vino e spirits hanno generato 1,45 miliardi di consumazioni (-0,8% sul 2023), di cui 592,2 milioni per il vino, 228,4 milioni per le bollicine, 367,9 milioni di cocktails, 182,5 milioni per amari e liquori dolci, 79,6 per spiriti lisci. Vino e bollicine sono cresciuti dello 0,1% (+1% il vino, -1,9% le bollicine) nel confronto tra 2023 e 2024 mentre gli spirits hanno avuto un calo del 2%. Si consuma più vino bianco (49%) che vino rosso (46%) e rosé (6%). Tra le bollicine a dominare è il Prosecco (81%), davanti a spumante (15%) e Champagne (4%). Nella categoria cocktail il più gettonato è lo spritz: Spritz Aperol (34%) precede Spritz Campari (14%), Gin Tonic (8%), Americano (5%) e Negroni (4%). Nel 2024 ci sono state 2,42 miliardi di consumazioni di bevande alcoliche (-1,3%) e 4,68 di bevande analcoliche (-0,6%). La colazione è l’unico momento della giornata, legata alle occasioni di consumo, in crescita (+0,7%), per quanto riguarda, invece, i vari canali, i bar, sul 2023, hanno perso l’1,8%, stabili i ristoranti, calo importante per i food delivery (-7,4%). Ambulanti, chioschi e street food sono quelli con la performance migliore (+6,4%), davanti a ristoranti e trattorie dove si spende più di 35 euro (+6,2%), gelateria (+3,5), fast food/self service in catena (+2%), ristorante prevalentemente pizza (+1,9%). Crollano le discoteche, “maglia nera” con il -9,7%. La fascia di età che più “visita” i locali è quella tra i 45-54 anni quella con lo “scontrino più pesante” (11,2 euro) è tra i 25-34 anni. Il target dell’analisi TradeLab by Federvini è la popolazione italiana con età dai 18 ai 74 anni, che è pari a 45 milioni individui.

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