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“Gallo Nero Expo a Radda in Chianti”: ecco il progetto del Consorzio del Chianti Classico, finanziato dalle Politiche Agricole che, da maggio a ottobre, riprenderà le aree tematiche dell’Esposizione universale di Milano

“Gallo Nero Expo a Radda in Chianti”: ecco il progetto del Consorzio del Chianti Classico, finanziato dalle Politiche Agricole (unico caso in Italia, ndr) che, da maggio a ottobre, riprenderà le aree tematiche dell’Esposizione universale di Milano, declinando sul Gallo Nero il macrotema “Nutrire la terra, energie per la vita”. Il quartier generale sarà la neonata House of Chianti Classico, che ospiterà un programma fitto di appuntamenti dedicati a esperti, appassionati e famiglie, come educational per bambini e genitori su olio e alimentazione, rivisitazioni d’autore di grandi chef e excursus gastronomici sulla cucina dei secoli scorsi, ma anche esposizioni e installazioni legate al territorio e un’esposizione varietale in vigna (www.chianticlassico.com).

“L’Esposizione Universale in programma nel 2015 si preannuncia come una delle più importanti occasioni di visibilità per il nostro Paese, ed il Chianti Classico - spiega Sergio Zingarelli, presidente del consorzio del Chianti Classico, dalla “Chianti Classico Collection”, l’anteprima dedicata al grande rosso toscano - rappresenta uno dei principali biglietti da visita del made in Italy: la declinazione delle principali sensibilità di Expo con il Gallo Nero non poteva che venirci naturale. Riteniamo che attraverso esperienze nei diversi campi, agroalimentare, nutrizionale, psicologico, storico, si possa imparare un modo consapevole di alimentarsi, entrando anche in relazione con l’ambiente di produzione, con la sua storia, le tradizioni e il lavoro. Siamo orgogliosi di rappresentare il vino italiano in questo ricco cartellone di manifestazioni - conclude Zingarelli -che saluteranno Expo in tutta Italia durante la prossima primavera-estate, siamo pronti ad accogliere il pubblico dell’Esposizione Universale per raccontargli una delle più belle storie italiane di sempre, quella del Gallo Nero, del suo territorio e dei suoi produttori”.

Soddisfatto anche il direttore del Gallo Nero, Giuseppe Liberatore, che sottolinea come “il Chianti Classico è l’unico consorzio vinicolo che ha ottenuto dal ministero l’approvazione del proprio progetto per questo Expo parallelo. Riprendiamo tutte le linee dell’Expo e le dedichiamo al territorio del Chianti. Inoltre, guardiamo con interesse alla proposta della Regione Toscana di un fuori Expo a Milano e con gli altri consorzi vinicoli toscani stiamo anche pensando a un’iniziativa da fare insieme”. E a pochi mesi dalla chiusura dell’Expo, il Consorzio si appresterà a celebrare i 300 anni del proprio marchio, istituito da un editto del Granduca Cosimo III de’ Medici nel 1716, che definiva i territori del Granducato in cui si produceva vino. “Il prossimo anno focalizzeremo tutta la nostra attenzione su questo aspetto - conclude Liberatore - perché la data del 1716 è riportata anche sul nostro marchio. L’editto di Cosimo III delineava i territori, come il nostro, da cui proveniva il vino buono: era una sorta di Doc ante litteram, che noi vogliamo celebrare”.

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