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GIANNI ZONIN: "NON FERMARE IL PROGRESSO SCIENTIFICO IN VITICOLTURA !"

“La verità è che non si può bloccare il progresso. E’ dalla metà dell’Ottocento che le malattie venute dall’America perseguitano i nostri vigneti: oidio, fillossera, peronospora. Dobbiamo continuare, da allora, a fare trattamenti per limitare i danni. Ma le sostanze nocive finiscono, invevitabilmente, nel terreno e nell’ambiente circostante. Se possiamo riuscire, seguendo una ricerca seria e documentata, a produrre uva sana, che mantenga i suoi standard qualitativi, evitando trattamenti chimici e pesticidim perché mai dovremmo ostacolarla? A mio parere, tutte le novità che aiutano a introdurre miglioramenti sono da accogliere”. E' lo Zonin-pensiero in tema di Ogm (organismi geneticamente modificati) applicati alla vite. Sulla stessa lunghezza d’onda, l’enologo di Zonin, Franco Giocosa: "l’introduzione di nuove varietà di uva richiede almeno una quindicina d’anni, il tempo necessario per testare effetti negativi e positivi. Perché da noi la vite è sempre molto controllata per legge. Del resto non possiamo buttare alle ortiche le opportunità offerte dalla scienza attuale. Pensi che con l’ingegneria genetica è possibile persino aumentare il livello di resveratrolo la sostanza dell’uva rossa passa al vino, riconosciuta dalla medicina moderna come preziosa nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. In Australia e Nuova Zelanda sono già pronti, ma anche da noi gli studiosi sono perfettamente in grado di operare: conoscono il gene e sanno come modificarlo”.

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