Gli agricoltori francesi, in protesta da settimane contro il divario dei costi di produzione tra Nord e Sud del paese, bloccano le strade intorno a Parigi causando due incidenti e la morte di un giovane pompiere. Si fa quindi drammatica la protesta, con il governo francese intima la fine immediata dei blocchi stradali e gli agricoltori, che inizialmente avevano minacciato di bloccare totalmente le arterie di accesso a Parigi, hanno invece deciso di optare per delle “barriere filtranti”, posti di blocco in cui è consentito il passaggio ai veicoli privati ma non a quelli commerciali.
Il pompiere, secondo la ricostruzione del sito di Le Figaro, stava arrivando a velocità sostenuta verso uno di questi blocchi, sullo snodo stradale della Croix Verte, e non è riuscito a frenare in tempo per evitare lo scontro. Il secondo incidente tra un trattore e un veicolo della polizia antisommossa ha, invece, provocato 6 feriti lievi.
La Federazione dipartimentale dei sindacati agricoli, organizzatrice della protesta intorno a Parigi, nega di essere responsabile dell’incidente in cui è morto il pompiere, nella Val d’Oise, e rifiuta di rimuovere i posti di blocco come richiesto dal ministro dei Trasporti Frederic Cuvillier. La protesta nasce dal fatto che il reddito medio agricolo in Ile-de-France è arrivato a 97.800 euro rispetto all’anno scorso, cinque volte di più di quello del Limousin nel sud con 15.500 euro. Un divario che porta ad affermare, senza alcun dubbio, che è meglio essere un agricoltore del nord della Francia che del sud.
Ma il divario si amplia notevolmente anche da regione a regione, secondo gli ultimi dati forniti dalla Commissione di controllo dell’Agricoltura della Nazione, il reddito medio dello Champagne-Ardenne è di 67.100 euro contro quello della Languedoc-Roussillon di 19.300 euro, così come quello del Centro con 70.100 euro e l’Auvergne di 20.700 euro. O del Piccardia con 73.000 euro e Rhone-Alpes di 25.000 euro.
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