Semplificazione della Pac e riduzione dei costi amministrativi; sostenibilità e resilienza, politiche di sostegno agli agricoltori e ai tecnici; filiera corta e prodotti locali; ricerca, innovazione e digitalizzazione; educazione e formazione dei tecnici; diversificazione delle fonti di reddito; attenzione alla biodiversità; valorizzazione dei crediti di carbonio di origine forestale; prescrizione atto fitoiatrico e sostenibilità Esg dell’attività agricola. Ecco le 11 proposte per far crescere e innovare l’agricoltura europea, migliorando la Politica Agricola Comunitaria (Pac), redatte dal Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (Conaf) ed inviate agli europarlamentari italiani che attualmente siedono in Commissione Agricoltura a Bruxelles. Il Conaf sollecita “una necessità di revisione, a metà del periodo di attuazione dell’attuale Pac, che si rende necessaria per evitare che l’indirizzo politico del settore agro-forestale si perda a causa di inefficienze e inutili carichi burocratici”. Per Mauro Uniformi, presidente Conaf, “la Pac rappresenta una delle principali politiche di indirizzo europee, a cui l’Unione Europea riserva cospicui finanziamenti. Sono denari necessari a sostenere un settore chiave com’è quello agro-forestale, ma che richiede una revisione per essere efficace e aiutare sia la produttività che la sostenibilità. Le proteste degli agricoltori viste nei mesi scorsi hanno un fondamento, perché l’attuale sistema di aiuti mal si adatta alle aziende di piccole e medie dimensioni e non offre il giusto supporto per un reddito equo e stabile. A ciò si aggiunge che il carico burocratico e i costi amministrativi per accedere agli aiuti sono insostenibili. L’effetto più evidente di questa impostazione è che le politiche a favore della conservazione e gestione degli habitat sono state lette come un complesso e incomprensibile regime di vincoli e limitazioni, che il sistema agricolo ha respinto”. Uniformi ha aggiunto che “ora inizia la fase di confronto, in cui svilupperemo e approfondiremo le idee che abbiamo sintetizzato in questo documento. Il 30 gennaio, dopo l’invio della lettera agli europarlamentari, abbiamo iniziato le presentazioni”.
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