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SCUOLA E FORMAZIONE

Gli Istituti Agrari ammessi ai bandi regionali per lo sviluppo rurale: la proposta del Veneto

L’Assessore all’Agricoltura, Giuseppe Pan: “un modo per aiutare l’attività didattica e premiare l’imprenditorialità”
ISTITUTI AGRARI, SVILUPPO RURALE, VENETP, Non Solo Vino
Tra scuola e imprenditorialità, la proposta del Veneto

Gli Istituti Agrari della Regione Veneto, che per ragion didattiche hanno al proprio interno delle vere e proprie aziende agricole con una propria capacità produttiva, potranno partecipare ai bandi regionali per lo sviluppo rurale. Lo prevede il nuovo articolo, presentato alla Giunta Regionale del Veneto e approvato dalla Commissione Attività Produttive del Consiglio Regionale, ad integrazione del progetto di legge di adeguamento dell’ordinamento in materia di agricoltura, caccia, commercio e piccole e medie imprese. Il testo (Pdl 390), in attesa del via libera degli Affari Istituzionali del Consiglio, sarà quanto prima all’esame per l’aula.

“Mi auguro che l’Assemblea Veneta possa approvare al più presto questo progetto di legge di adeguamento che aggiorna la normativa esistente - commenta l’Assessore all’Agricoltura Giuseppe Pan - e tra le novità previste c’è, appunto, l’equiparazione delle scuole agrarie allo status di imprenditori professionisti: sarà così possibile consentire anche gli istituti superiori professionali agrari del Veneto di concorrere ai bandi regionali per l’ammodernamento delle strutture e dei mezzi dell’impresa agricola e beneficiare dei contributi pubblici per il rinnovo del parco macchinari o di quelle strumentazioni indispensabili, sia dal punto di vista didattico, sia per migliorare la produttività dei propri laboratori”.

“Parificare le scuole alle aziende nell’accesso ai fondi pubblici per l’innovazione significa aiutare l’attività didattica e premiare l’imprenditorialità e la propensione allo sviluppo degli Istituti di formazione superiore - prosegue Pan - perché da queste scuole escono gli imprenditori e i tecnici del settore primario di domani. La preparazione professionale e culturale dei ragazzi che si preparano ad entrare nel mondo produttivo dell’agroalimentare rappresenta un essenziale fattore moltiplicatore dell’innovazione del settore. È pertanto un investimento lungimirante far rientrare queste scuole altamente professionalizzanti nella platea degli imprenditori agricoli che possono concorrere alla leva dei fondi comunitari e alle misure regionali di sostegno per il miglioramento produttivo. Il programma di sviluppo rurale 2014-2020, che per il Veneto vale 1169 milioni di euro, è lo strumento per portare l’innovazione nel sistema produttivo e non poteva continuare a ignorare gli istituti agrari, parte integrante della “filiera” agroalimentare”.

Il conferimento dello “status” di produttore agricolo interessa 17 Istituti superiori e professionali Agrari del Veneto, frequentati da oltre 8.500 studenti: il professionale “Della Lucia” di Feltre, il “Domenico Sartor” di Castelfranco Veneto, il “Cerletti” di Conegliano, l’istituto “8 Marzo-Konrad Lorenz” di Mirano, il “Leonardo da Vinci” di Portogruaro, il “Viola-Marchesini” di Rovigo, l’istituto “Munari” di Castelmassa (Rovigo), il “Duca degli Abruzzi” di Padova, il “De Nicola” di Piove di Sacco, il “J.F.Kennedy” di Monselice, il tecnico agrario “Trentin” di Lonigo, l’istituto “Parolini” di Bassano, l’istituto “Stefano Bentegodi” di Verona, il polo di istruzione “Giuseppe Medici” di Legnago, l’istituto tecnologico “Aulo Ceccato” di Thiene, l’istituto “Mario Rigoni Stern” di Asiago e l’istituto “Scarpa-Mattei” di San Donà di Piave.

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