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GOLOSI DI TARTUFO IN CERCA DI QUOTAZIONI? RIPARTE LA BORSA NAZIONALE DEL TARTUFO DI ALBA, PRELUDIO ALLA “FIERA INTERNAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO DI ALBA” (7 OTTOBRE - 13 NOVEMBRE). E LA RACCOLTA DEL “GIOIELLO DEL BOSCO” ENTRA NEL VIVO IN TUTTA ITALIA

Non Solo Vino
Inizia la stagione del tartufo bianco

Anche se ancora non sembra, visto il caldo estivo che proprio non vuole andarsene, l’autunno è arrivato, come quello di uno dei tesori più profumati, gustosi e preziosi della stagione, il tartufo bianco. Il “tuber magnatum pico” è un vero e proprio gioiello del bosco, con quotazioni di mercato legate agli andamenti della stagione e del raccolto, ma anche alla pezzatura e alla qualità. Oggi in Italia, quello del tartufo, è un giro d’affari stimato complessivamente in 400 milioni di euro per il fresco, conservato o trasformato, che coinvolge nella raccolta decine di migliaia di professionisti dotati di regolare patentino. E la stagione 2011 si annuncia complicata, con la siccità di agosto e settembre che stanno portando ad un raccolto inferiore alla media, ma di ottima qualità, con conseguente rimbalzo sui prezzi: il tarfufo bianco di alba, ad oggi, è stimato sui 250 euro all’etto. Anche se, secondo Mauro Carbone, Direttore del Centro Nazionali Studi Tartufo di Alba, “non è certo un’annata low cost, ma in passato si sono raggiunte quotazioni molto più elevate”.
Fatto sta che le quotazioni oscillano di giorno in giorno, e per restare aggiornati, da oggi, torna operativa la “Borsa Nazionale del Tartufo” della Camera di Commercio di Asti, che aggiornerà ogni settimana le quotazioni del tartufo, consultabili anche via internet su www.at.camcom.gov.it (oggi, ad esempio, per il Tartufo Bianco del Piemonte, si va dai 110 ai 160 euro all’etto per la pezzatura medio-piccola, e dai 170 ai 200 euro all’etto per quella medio grande). E per tutti gli appassionati, dal 7 ottobre torna la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba, edizione n. 81 (www.fieradeltartufo.org), appuntamento clou del settore, dove si esplorerà un inedito abbinamento del profumato alimento, quello con la pasta secca (anche grazie alla partnership con Pasta Agnesi), con i ristoranti del “Truffle Club” che proporranno menu ispirati al nuovo connubio. E ci saranno anche il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, e il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a cui verrà consegnato a Dogliani, l’8 ottobre, un “tartufo d’onore”, “simbolo della nostra terra all’uomo che più di ogni altro è oggi il simbolo del sentire e delle speranze di tutti gli italiani”, spiega il sindaco di Alba Maurizio Marello. A chiudere la kermesse, il 3 novembre, la celeberrima Asta Mondiale del Tartufo, con Castello di Grinzane Cavour collegato via satellite addirittura con Hong Kong. Ma sono tante le novità della manifestazione, a partire dai “sabati foodies”, laboratori di analisi sensoriale e di cucina dedicati alle migliori eccellenze del territorio: dal tartufo bianco d’Alba alla nocciola tonda gentile delle Langhe, passando per celebri vini piemontesi come Barolo, Barbaresco ed Arneis e squisiti formaggi locali. Ma si parlerà anche dei nuovi contesti comunicativi legati al cibo: il 21 ottobre, il Centro Nazionale Studi Tartufo Alba organizzerà infatti il convegno “Pasta, tartufo e 2.0: la comunicazione enogastronomica ai tempi dei food blogger”, un’occasione per riflettere, alla presenza di esperti di enogastronomia e food blogger, sulle nuove modalità di comunicazione del cibo nell’era di internet che rappresenta oggi lo strumento di conoscenza più utilizzato da tutti gli appassionati di cibo. E sarà premiato anche il vincitore di un concorso che ha visto i food blogger più affermati d’Italia sfidarsi per creare una ricetta a base di tartufo e pasta secca, leit motiv della kermesse.
Ma il tartufo in Italia non è solo Alba e Piemonte: ad Acqualagna, nelle Marche, la raccolta è iniziata il 1 ottobre, ma le previsioni parlano anche qui di una qualità eccezionale e pezzature mediamente piccole. “Ci auguriamo che la quantità sia superiore rispetto agli altri territori - spiega Giorgio Remedia, tartuficoltore della Federazione Italiana Tartuficoltori Associati - ma l’escursione termica tra il giorno e la notte è molto forte, mentre sono fondamentali temperature più fresche e bisogna considerare che siamo una luna indietro rispetto all’anno scorso”. Tuttavia, aggiunge Giancarlo Marini della Marini e Azzolini Tartufi, “le previsioni sono migliori che in altri territori, la siccità ci ha colpito, ma grazie ai bacini, abbiamo un sottosuolo pieno di acqua. Per i prezzi qui si parte da un minimo di 600 euro ad un massimo di 1.200 euro al kg per il bianco (60-120 euro l’etto), mentre per il nero siamo sui 25 euro l’etto”. Quotazioni che, però, potrebbero salire all’apertura dei mercati delle altre regioni del centro, dall’Abruzzo all’Umbria e al Molise, e delle fiere. Ad Acqualagna, la “Fiera del Tartufo Bianco Pregiato” è in programma dal 30 ottobre al 13 novembre, e il consiglio per gli amanti del pregiato tubero è quello di “non farsi ingannare dalla bellezza di un tartufo, perché la qualità è la stessa per tutte le pezzature, lasciandosi guidare dal tatto e dall’olfatto e ricordarsi che ogni tartufo è a sè, soprattutto in termini di prezzo”.
“In termini di quantità non sarà una grande raccolta a causa della siccità - conferma anche dall’Umbria, Bruno Urbani della Urbani Tartufi - però la qualità sarà buona per il bianco. Per il nero ancora è presto, ma le previsioni sono ottimistiche, anche se anche in questo caso sulla quantità si ripercuoterà la siccità”. Le previsione del prezzo per il bianco, “né troppo basso come l’anno scorso e né troppo alto come due anni fa”, vanno dai 1.500 ai 2.500 al kg, mentre per il nero è ancora presto ma sono comunque ottimistiche.
Da San Miniato (Pisa), in Toscana, dove la “Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato” si aprirà il 12 novembre, fino al 27 novembre, sulle previsioni non si sbilanciano, anche se anche qui per il bianco “la qualità è sicuramente eccellente, buona la quantità - sottolinea Salvatore Cucchiara, presidente dell’Associazione Tartufai delle Colline Sanminiatesi - ma per certo lo sapremo a fine raccolta”. Lo stesso per i prezzi, perché, aggiunge, “non è possibile dare al momento una quotazione, il dato è molto variabile e dipende dalla quantità e dalla richiesta”. Previsioni ancora difficili anche da San Giovanni d’Asso (Siena) nelle Crete Senesi, terreno del resto molto particolare, dove, spiega Paolo Valdambrini, assessore al tartufo del Comune di San Giovanni d’Asso, preoccupa la siccità, dopo il gran caldo di agosto proseguito anche a settembre, e dove si attende la pioggia. E dove è presto anche per parlare di prezzi. La “Mostra Mercato del Tartufo Bianco”, a San Giovanni d’Asso, è di scena dal 12 al 27 novembre.

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