Il dopo Martina (e dopo la parentesi Gentiloni), al Ministero delle Politiche Agricole porta il nome di Gian Marco Centinaio. È lui, nella Lega da sempre, il nuovo titolare di via XX Settembre nel nuovo governo Conte, a maggioranza Lega-5 Stelle. Nato il 31 ottobre 1971 a Pavia, e già Capogruppo della Lega al Senato, è stato vicesindaco e anche assessore alla Cultura della sua città. Ha partecipato attivamente ai lavori del tavolo tecnico che ha redatto il “Contratto di Governo del Cambiamento” M5s-Lega.
Nei giorni scorsi era dato come probabile Ministro del Turismo, materia di cui si è occupato anche a livello professionale (è laureato in Scienze Politiche con indirizzo Economico Territoriale, ed è stato direttore commerciale di tour operator). Un debutto, di fatto, il suo, nel mondo dell’agricoltura, che torna sotto l’egida della Lega dopo il mandato di Luca Zaia, dal 2008 al 2010.
Tante, per il nuovo Ministro, le sfide da affrontare: dalla riforma della Pac post 2020, la cui discussione sta entrando nella fase più concreta in Ue, ai tanti dossier aperti per il mondo del vino, dai decreti attuativi che mancano sul Testo Unico a quelli sulla legge per l’Enoturisimo, per citarne solo alcuni. Oggi il giuramento al Quirinale, e poi l’inizio vero del lavoro. Che, si augurano tutti, sia proficuo per l’agricoltura italiana, pilastro economico e sociale del Belpaese, che raramente gode della considerazione che merita in realtà.
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