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STELLE ED ALTA RISTORAZIONE

Guida Michelin Italia 2020, domani, a Piacenza, la “Star Revelation” della “rossa”

Dopo le due promozioni consecutive (St. Hubertus 2018 e Uliassi 2019), improbabile da rumors l’11esimo tristellato (ma c’è chi punta su Danì Maison)
ALTA RISTORAZIONE, GUIDA MICHELIN, PIACENZA, Non Solo Vino
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L’attesa è quasi finita: domani, a Piacenza, è il giorno della “Stars Revelation”, ovvero della presentazione della Guida Michelin 2020, la più ambita, temuta e rispettata all’alta ristorazione. Con l’Italia che riparte dai suoi 10 tristellati (Uliassi a Senigallia, new entry dell’anno scorso, St. Hubertus di Norbert Niederkofler, Piazza Duomo di Alba di Enrico Crippa, Da Vittorio a Brusaporto dei fratelli Cerea, Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio della famiglia Santini, Reale a Castel di Sangro di Niko Romito, Enoteca Pinchiorri a Firenze di Giorgio Pinchiorri e Annie Feolde, Osteria Francescana a Modena di Massimo Bottura, La Pergola del Rome Cavalieri di Heinz Beck e Le Calandre a Rubano dei fratelli Alajmo), dai 29 “due stelle” e dai 318 stellati della guida 2019. Difficile, ma non impossibile, stando ai rumors, che sia annunciato un nuovo “tre stelle”, categoria su cui la Michelin difficilmente si sbilancia, e che ha già visto due new entry consecutive (il St. Hubertus nel 2018 e Uliassi nel 2019). Anche se qualcuno fa il nome del Danì Maison di Nino di Costanzo a Ischia come possibile 11esimo ristorante tristellato d’Italia. Che sarebbe, nel caso, il primo tristellato del Mezzogiorno, e sarebbe davvero una bella notizia per tutta l’alta ristorazione italiana.

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