Una bottiglia di Romanée-Conti Domaine de la Romanée-Conti 1990 a 9.800 euro, ed una stessa bottiglia 1994 a 5.800 euro, una bottiglia di La Tâche Domaine de la Romanée-Conti 1990 a 5.000 euro, e singole bottiglie di Château Pétrus 1996 o di Château Lafite Rothschild 1982, battute per 2.100 ciascuna. Ed ancora due doppie magnum di Ornellaia 2010 (in edizione speciale per i 25 anni della Tenuta) a 1.200 euro o due doppie magnum di Masseto a 4.000 euro, seguite da una doppia magnum di Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno 1999, a quota 1.700 euro ed una mezza bottiglia da 0,378 litri di Barolo Monprivato Giuseppe Mascarello 1971, andata a 1.400 euro: ecco, al netto dei diritti d’asta, le migliori aggiudicazioni della tradizionale vendita all’incanto di vini pregiati e da collezione, battuta oggi a Firenze dalla casa d’aste Pandolfini, per presentazione delle Guide dei Vini e dei Ristoranti de “L’Espresso”.
Ben 145 i lotti all’incanto che hanno visto sfilare il meglio dell’enologia italiana e francese per una raccolta totale di 250.000 euro. Se, tradizionalmente, le quote più alte le hanno raggiunte i lotti d’oltralpe anche gli italiani hanno suscitato forte interesse del pubblico e spuntato buone aggiudicazioni: sul fronte italiano, la contesa è stata soprattutto tra la Toscana, “capitanata” in particolare da Masseto e Ornellaia, e il Piemonte, con i suoi migliori Baroli.
Tra le varie aggiudicazioni, due doppie magnum di Ornellaia (edizione del Venticinquennale) 2010 a 1.200 euro, 12 bottiglie di Masseto 2006 a 6.500 euro, due doppie magnum di Masseto 2006 a 4.000 euro, una doppia magnum di Ornellaia 2010 a quota 550 euro; una 6 litri di Ornellaia 2010 a 1.600 euro, sette Sassicaia Tenuta San Guido 2005 a 1.800 euro, una doppia magnum di Ornellaia 2004 a 550 euro.
Rimanendo in Toscana, una singola magnum di Brunello di Montalcino Case Basse Riserva Soldera 2004 a 500 euro, quattro bottiglie di Masseto 2001 andati per 2.600 euro, una 6 litri di Sassicaia 1999 a 1.900 euro, una doppia magnum de “I Sodi di San Niccolò” di Castellare di Castellina 1997 a 1.000 euro. Tra i piemontesi, una doppia magnum di Barolo Rocche del Falletto Riserva Bruno Giacosa 2004 è stata aggiudicata per 1.000 euro, una doppia magnum di Barbaresco Asili Riserva Bruno Giacosa 2004 per 850 euro e una mezza bottiglia di Barolo Monprivato Giuseppe Mascarello 1974 a 1.000 euro.
Forte attenzione del pubblico in sala per l’asta Pandolfini, anche per le quattro bottiglie di Amarone della Valpolicella Classico Giuseppe Quintarelli, annate 1995 e 1998 battute per 1.400 euro, per un analogo lotto con tre bottiglie 1998, 1997 e Riserva 1988 a quota 1.000 euro, per otto bottiglie di “Alzero” Giuseppe Quintarelli 1997 battute per 2.100 euro e per una doppia magnum di San Leonardo Tenuta San Leonardo 1997, che ha spuntato 650 euro.
Sul fronte francese cinque bottiglie di Château Margaux 2001 sono andate a 2.400 euro, una bottiglia di La Tâche Domaine de la Romanée-Conti 2001 a 1.500 euro, un Château Pétrus 1996 a 2.100 euro e la stessa bottiglia, annata 1995 a 1.900 euro. Per un lotto di dodici bottiglie di Château Lafite Rothschild 1986 ci sono voluti 4.600 euro, mentre un lotto di tre bottiglie di Château d’Yquem 1976, in vario formato, ha richiesto 1.700 euro. Uno Champagne Krug Clos du Mesnil 1985 è stato battuto per 700 euro ed uno Château Cheval Blanc 1982 per 750 euro, mentre una selezione di dodici bottiglie di Château Mouton Rothschild (annate dal 1970 al 1993) per 3.800 euro.
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