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I COMUNI LEGATI AL VINO SONO RICCHI DI STORIA, DI GUSTO E HANNO UNA QUALITA’ DELLA VITA ELEVATA. MA I REDDITI DEI CONTRIBUENTI SONO SPESSO PIU’ BASSI DELLA MEDIA ITALIANA (16.249). LA FOTOGRAFIA SUI DATI DEL CENTRO STUDI SINTESI-IL SOLE 24 ORE

Italia
I territori del vino & cibo in Italia

Paesaggi da favola, cantine blasonate, vini di assoluto pregio, specialità gastronomiche che fanno innamorare i palati di tutto il mondo, bellezze architettoniche e una qualità della vita mediamente molto alta: sono questi i fattori che fanno dei paesi a vocazione vitivinicola mete ambite non solo per il turismo, ma anche come luoghi per vivere.
Ma se si pensa che a questo corrisponda sempre anche un reddito più alto per chi in quei paesi lavora, il calice che si tiene tra le mani sognando filari carichi d’uva e portafogli colmi di euro, si fa improvvisamente meno dolce: tra i 75 comuni del vino che Winenews ha selezionato per il loro particolare legame con la vitivinicoltura, solo 24 sono sopra la media nazionale di 16.249 euro per contribuente, come riportata da “Il Sole 24 Ore” del 18 agosto, che ha elaborato i risultati del Centro Studio Sintesi sui dati del Ministero degli Interni e dell’Istat.
Sarà che forse l’agricoltura, anche quella che esprime prodotti di qualità elevatissima, è molto meno redditizia di altre attività, sarà il regime fiscale che permette alle aziende agricole, in particolar modo se di piccole dimensioni, di dichiarare redditi prossimi allo zero (si veda l’articolo di www.winenews.it del 16 maggio 2008), oppure che il rapporto tra la qualità, il blasone e il numero delle aziende vinicole di un territorio non sia direttamente legato al reddito di chi ci lavora (un operaio agricolo guadagnerà più o meno le stesse cifre sia che raccolga uve pregiate che pomodori coltivati in maniere estensiva).
Ad ognuno il suo giudizio, ma, almeno a giudicare dai redditi medi per contribuente del 2007, sembra che alla ricchezza eno-cultural-paesaggistica comune a molti territori del vino, non corrisponda una proporzionale ricchezza economica concreta sopra la media in termini di euro nelle tasche di chi in quel territorio ci lavora.
Da precisare, doverosamente, che i redditi che abbiamo preso in esame non provengono sono dal settore vino o dall’indotto che esso genera, ma da tutte le attività produttive del territorio. Niente di scientifico quindi, ma una fotografia in “campo lungo” sulla redditività di questi comuni vinicoli.
Solo 24 su 75, poco meno di un terzo, sono sopra la media nazionale di 16.249 euro per contribuente: ad aprire la nostra classifica ci sono Grinzane Cavour e Alba, terre piemontesi di baroli e barbere, con 20.152 e 20.151 euro per contribuente e una variazione percentuale nel periodo 1999/2007 rispettivamente del 30,7% e 26,6%. Numeri lontani, come è comprensibile, dalle grandi metropoli come Milano (28.010 euro con una variazione del 38,3%) e Roma (22.045 euro e 27,2%), ma anche dal 50° comune della classifica generale de Il Sole 24 Ore, Burolo (To), con 23.775 euro per contribuente e il 37,6% di variazione.
Il fanalino di coda tra i 75 comuni del vino che abbiamo selezionato è Menfi, in Sicilia, dove nonostante la presenza di griffe prestigiose dell’enologia italiana, il reddito medio per contribuente è di 8.453 euro, con una variazione dell’11,9%.
Il terzo e il quarto posto se li aggiudica il Veneto con Negrar (Verona), nel cuore della Valpolicella, terra dell’Amarone, con 19.882 euro per contribuente (25,8% la variazione dal 1999 a oggi), e Conegliano (Treviso), dove le bollicine del sempre più amato Prosecco contribuiscono ad innalzare il reddito medio a 19.498 euro (21,3%).
E se sopra la media si trovano nomi importanti come Asti con i sui spumanti dolci, Jesi con il Verdicchio o Castellina e Greve in Chianti con il Chianti Classico, uno dei rossi toscani più apprezzati nel mondo, non possono non destare un certo stupore nomi altisonanti della nostra enologia: da Barolo, il primo dei comuni vinicoli sotto la media nazionale, al, 25° posto con 16,224 euro, a Montalcino, che con 14,358 euro e una variazione del 25,3% si posiziona al 42° posto.
E ancora Castagneto Carducci, che dalla frazione di Bolgheri tira fuori etichette di assoluto prestigio come Sassicaia e Ornellaia, e che si piazza al 51° posto con 13,195 euro, o Valdobbiadene, che con 14.074 euro vede da lontano la vicina Conegliano.
Sono solo alcuni esempi, che, giova ripeterlo, anche se risultanti da dati aggregati che non derivano dai soli redditi legati al vino, invitano a riflettere sulla sottile differenza che c’è tra un territorio ricco di risorse, di storia, di cultura e di sapori, e un territorio ricco dal punto di vista puramente economico. Di seguito la classifica dei 75 comuni del vino …

La classifica dei redditi nei comuni a vocazione vitivinicola …
(Comune - Reddito per contribuente nel 2007, in migliaia di euro - Variazione % 1999/2007)
1 - Grinzane Cavour (Cn) - 20,152 - 30,7%
2 - Alba (Cn) - 20,151 - 26,6%
3 - Negrar (Vr) - 19,882 - 25,8%
4 - Conegliano (Tv) - 19,498 - 21,3%
5 - Bardolino (Vr) - 18,658 - 57,2%
6 - Frascati (Rm) - 18,529 - 27,9%
7 - Asti - 18,203 - 25,0%
8 - Sant’Ambrogio di Valpolicella (Vr) - 17,783 - 15,1%
9 - Jesi (An) - 17,689 - 23,9%
10 - Mezzacorona (Tn) - 17,478 - 28,8%
11 - Casteggio (Pv) - 17,287 - 27,9%
12 - Caldaro sulla Strada del Vino (Bz) - 17,279 - 24,5%
13 - Morgex (Ao) - 17,247 - 28,0%
14 - Cividale del Friuli (Ud) - 16,998 - 21,2%
15 - Lavis (Tn) - 16,982 - 18,0%
16 - Castiglione Falletto (Cn) - 16,980 - 25,5%
17 - Castellina in Chianti (Si) - 16,935 - 21,0%
18 - Greve in Chianti (Si) - 16,885 - 23,2%
19 - Gavi (Al) - 16,861 - 34,2%
20 - Aymavilles (Ao) - 16,711 - 24,1%
21 - Erbusco (Bs) - 16,641 - 29,3%
22 - Nizza Monferrato (At) - 16,504 - 27,6%
23 - Gambellara (Vi) - 16,393 - 29,3%
24 - San Michele all’Adige (Tn) - 16,333 - 18,6%
Italia - 16,249 - 2,0%
25 - Barolo (Cn) - 16,244 - 29,7%
26 - Soave (Vr) - 16,224 - 23,3%
27 - San Gimignano (Si) - 16,049 - 28,7%
28 - Manzano (Ud) - 15,981 - -1,5%
29 - Verduno (Cn) - 15,764 - 25,2%
30 - Gattinara (Vc) - 15,734 - 24,7%
31 - Orvieto (Tr) - 15,657 - 27,6%
32 - Bertinoro (Fc) - 15,608 - 25,8%
33 - Gaiole in Chianti (Si) - 15,598 - 19,6%
34 - La Morra (Cn) - 15,576 - 31,8%
35 - Barbaresco (Cn) - 15,516 - 28,2%
36 - Cormons (Ud) - 15,380 - 18,8%
37 - Radda in Chianti (Si) - 15,230 - 31,5%
38 - Torgiano (Pg) - 15,066 - 26,1%
39 - Montepulciano (Si) - 14,986 - 25,5%
40 - Neive (Cn) - 14,552 - 19,5%
41 - Matelica (Mc) - 14,369 - 20,6%
42 - Montalcino (Si) - 14,358 - 25,3%
43 - Treiso (Cn) - 14,122 - 25,1%
44 - Valdobbiadene (Tv) - 14,074 - 15,9%
45 - Predappio (Fc) - 13,875 - 16,6%
46 - Monforte (Cn) - 13,745 - 31,8%
47 - Tempio Pausania (Ot) - 13,409 - 15,8%
48 - Atripalda (Av) - 13,314 - 10,7%
49 - Dogliani (Cn) - 13,307 - 17,7%
50 - Santa Teresa Gallura (Ot) - 13,302 - 30,1%
51 - Castagneto Carducci (Li) - 13,195 - 24,7%
52 - Bevagna (Pg) - 13,116 - 20,0%
53 - Serralunga d’alba (Cn) - 13,079 - 25,3%
54 - Montefiascone (Vt) - 12,975 - 18,7%
55 - Rionero in Vulture (Pz) - 12,424 - 13,3%
56 - Montefalco (Pg) - 12,107 - 20,0%
57 - Controguerra (Te)- 11,391 - 28,6%
58 - Venosa (Pz)- 11,026 - 14,9%
59 - Jerzu (Og) - 10,647 - 12,7%
60 - Scansano (Gr) - 10,538 - 26,6%
61 - Campomarino (Cb) - 10,533 - 18,4%
62 - Pantelleria (Tp) - 10,523 - 23,7%
63 - Barile - 10,389 (Pz) - 4,20%
64 - Marsala (Tp) - 10,239 - 13,4%
65 - Cellino San Marco (Br) - 9,698 - 12,4%
66 - Loreto Aprutino (Pe) - 9,645 - -1,3
67 - Tufo (Av) - 9,581 - 14,80%
68 - Manduria (Ta) - 9,510 - 9,1%
69 - Sorbo Serpico (Av) - 9,298 - 2,8%
70 - Taurasi (Av) - 9,240 - 4,5%
71 - Salice Salentino (Le) - 9,144 - 6,5%
72 - Sant’Agata de’ Goti (Bn) - 9,073 - 10,2%
73 - Santadi (Ci) - 8,936 - 4,2%
74 - Tollo (Ch) - 8,918 - 13,1%
75 - Menfi (Ag) - 8,453 - 11,9%

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