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MISURE ANTI-COVID

I contadini per hobby possono uscire da Comuni e Regioni per curare campi e orti

Lo fa sapere Coldiretti, dopo la Faq pubblicata sul sito del Governo. La misura interessa 1,2 milioni di italiani
AGRICOLTURA, CAMPI, Coldiretti, CONFINI, DPCM+, ORTI, Non Solo Vino
I contadini per hobby possono uscire da Comuni e Regioni per curare campi e orti

I contadini per hobby possono spostarsi fuori dal Comune e dalla Regione di residenza per coltivare i propri gli appezzamenti di terra. A darne notizia, che interessa 1,2 milioni di italiani che curano orti e campi per passione, è la Coldiretti, dopo la Faq pubblicata sul sito del Governo che spiega come sia “consentito, anche al di fuori del Comune ovvero della Regione di residenza, lo svolgimento di attività lavorativa su superfici agricole, anche di limitate dimensioni, adibite alle produzioni per autoconsumo, non adiacenti a prima od altra abitazione”. La nota sottolinea anche la possibilità, nelle zone rosse e arancioni, di curare i terreni ai fini di autoproduzione, anche personale e non commerciale, ad integrazione del presupposto delle esigenze lavorative contemplato nel Dpcm del 3 dicembre 2020.

La coltivazione del terreno per uso agricolo e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo (quale ad esempio quella di raccolta delle olive, conferimento al frantoio e successiva spremitura), precisa la Coldiretti, sono consentite, a condizione che il soggetto interessato attesti, con autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica, il possesso di tale superficie agricola produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito.

Accanto a chi esprime la propria passione in orti e giardini, prosegue la Coldiretti, ci sono anche molti italiani che non si accontentano e coltivano almeno un ettaro di terreno a uso familiare. Si tratta in larga maggioranza di famiglie che hanno ereditato aziende o pezzi di terreno da genitori e parenti dei quali hanno voluto mantenere la proprietà per esercitarsi nel ruolo di coltivatori e allevatori, piuttosto che venderli come accadeva spesso nel passato. Ma ci sono anche tanti che hanno acquistato terreni o piccole aziende agricole anche in aree svantaggiate per ristrutturarle e avviare piccole attività produttive, dall’olio al vino, dall’allevamento delle galline a quello dei cavalli.

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