Investire nella formazione di alto livello dei professionisti del vino, supportando quella che ad oggi è ritenuta la più influente organizzazione internazionale in materia: è il percorso che, interrotto nel 2020 per la pandemia, dal 2026 ricomincerà con l’Istituto Grandi Marchi (raggruppamento di 18 grandi nomi del vino italiano come Antinori, Argiolas, Ca’ del Bosco, Carpenè Malvolti, Col d’Orcia, Donnafugata, Jermann, Lungarotti, Masi, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Pio Cesare, Rivera, Tasca d’Almerita, Tenuta San Guido, Tenuta San Leonardo, Tenute Folonari e Umani Ronchi, che insieme hanno registrato un fatturato, nel 2024, di 660 milioni di euro nel complesso, di cui il 55% all’export) tra gli sponsor dell’Institute of Masters of Wine. E che si concretizzerà quando tornerà in Italia, a marzo 2026, l’appuntamento con il corso introduttivo aperto agli aspiranti studenti e professionisti del settore provenienti da tutto il mondo interessati ad intraprendere il prestigioso programma di studi per diventare Master of Wine, nelle cantine Rivera, in Puglia.
“L’iniziativa - spiega una nota - segna la ripresa di un progetto che, dal 2012 al 2019, ha accompagnato l’avviamento alla formazione dei futuri Master of Wine, offrendo, grazie alla disponibilità delle famiglie del vino di Istituto Grandi Marchi, un primo approccio alle metodologie che caratterizzano le tappe per il conseguimento del celebre riconoscimento internazionale”. Interrotta nel 2020 a causa della pandemia, come detto, “questa collaudata tradizione viene ora rilanciata con rinnovato entusiasmo confermando l’impegno continuativo di Istituto Grandi Marchi - si legge nella nota ufficiale - nel sostenere la crescita di nuove figure professionali in grado di raccontare a livello internazionale, con competenza e passione, un universo, quello del vino, che richiede sempre più professionalità solida, visione contemporanea ed un approccio consapevole. Ed è grazie ai corsi ospitati, in ordine di anni, da Antinori, Michele Chiarlo, Masi, Lungarotti, Mastroberardino, Donnafugata e Umani Ronchi, che oggi l’Italia può contare su tre Master of Wine: Gabriele Gorelli, Andrea Lonardi e Pietro Russo. Un risultato che testimonia quanto il sostegno di Istituto Grandi Marchi sia stato determinante nel permettere a questi professionisti di intraprendere uno dei percorsi formativi in campo enologico più rigorosi e selettivi al mondo”.
“Riprendiamo con forte interesse questa liaison - ha spiegato Piero Mastroberardino, presidente Istituto Grandi Marchi - consapevoli dell’estremo valore del programma di studi Master of Wine che, anno dopo anno, continua a generare risultati davvero significativi per il mondo del vino italiano. Aprire il corso a partecipanti da tutto il mondo significa incentivare il dialogo internazionale e rafforzare la reputazione dell’Italia come punto di riferimento per la formazione enologica. In qualità di ambasciatori del settore, ci impegniamo a sostenere chi, come noi, promuove il vino nella sua interezza, divulgando le sue molteplici funzioni di linguaggio, patrimonio condiviso e contenitore di storie e territori”.
Ad ospitare, dal 26 al 29 marzo 2026, la nuova edizione sarà Rivera, storica famiglia del vino di Istituto Grandi Marchi, con sede in Puglia, e che vedrà Gabriele Gorelli e Demetri Walters affiancare i partecipanti del corso, tra il programma teorico, degustazioni di vini da tutto il mondo e le loro esperienze professionali.
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