Cile, Toscana e Lazio: sono le aree del pianeta dove si produce il miglior extravergine del mondo. E’ il verdetto del Concorso oleario internazionale “Sol d’Oro 2010”, all’edizione n. 8 di scena a Verona, promosso per Sol, il Salone Internazionale dell’Olio di Oliva Extravergine di qualità (www.sol-verona.com), di scena dall’8 al 12 aprile, in contemporanea con Vinitaly. I premiati? Sol d’oro per il miglior “fruttato leggero” l’Agrícola y Forestal Don Rafael di Santiago del Cile, mentre per la categoria “fruttato medio” il riconoscimento è andato all’azienda Villa Stabbia di Massa Cozzile (Pistoia) e per il “fruttato intenso” al Frantoio Quattrociocchi Americo di Alatri (Frosinone).
Buoni piazzamenti in medagliere anche per la Campania e per la Sicilia: nella categoria “fruttato leggero”, al secondo posto, c’è l’azienda agricola Tenuta Piscoianni di Sonnino (Latina), e, al terzo, ancora il Cile con Terramater di Santiago; al posto n. 2, nei “fruttati medi”, c’è la Fattoria di Colle di Cantagallo (Prato); al posto n. 3, l’extravergine prodotto da Sergio Gafà a Chiaramonte Gulfi (Ragusa); secondo classificato tra i “fruttati intensi”, l’extravergine di Madonna dell’olivo di Serre (Salerno), terzo, infine, quello prodotto da Terraliva a Siracusa (Sicilia).
Un responso che conferma la supremazia dell’“oliveto Italia”, ma che mostra anche il grande balzo qualitativo delle aree di produzione a sud del mondo. Prima tra tutti il Cile, una realtà oleicola emergente che conta oggi solo una quarantina di aziende, ma capace di competere sui mercati internazionali con 2.500 tonnellate di extravergine l’anno, il 20% del quale diretto all’estero.
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