I vini dei Frescobaldi presto nei magazzini Harrods di Londra. Lo annuncia l’azienda vitivinicola toscana Marchesi de’ Frescobaldi, precisando che “wine bar di lusso negli aeroporti e nei centri commerciali di qualità delle grandi capitali saranno la nuova scommessa del gruppo” (che oggi, in questo segmento, fattura 6 milioni di euro).
L’amministratore delegato della società di ristorazione Diana Frescobaldi ha le idee chiare: passare, entro il 2012, dagli attuali 4 punti vendita a 14, con un fatturato intorno ai 18 milioni di euro. Ad oggi trattative sono in corso in Estremo Oriente a Seul in Corea, sia nell’aeroporto di Inchon che nel centro della città. L’obiettivo del progetto è quello di fornire vini e cibi di alta qualità a chi viaggia o fa shopping.
“Vogliamo far conoscere - afferma Diana Frescobaldi - i valori del made in Italy nel mondo, partendo dal presupposto che Frescobaldi non è solo vino, ma è un nome che evoca l’autenticità dello stile toscano. E toscano sarà anche lo stile architettonico dei nuovi wine bar nel mondo, che nei colori e nelle forme ricorderà la linearità delle forme del rinascimento fiorentino”.
I Frescobaldi da Roma lanciano, quindi, un nuovo progetto di internazionalizzazione del loro marchio “Dei Frescobaldi Retail & Restaurant” per “rafforzare la presenza del marchio italiano in un settore, quello del “travel -retail” in grande espansione, continuando a produrre e vendere vini di grande qualità”.
“Il nostro è un nome - spiega ancora Diana Frescobaldi -vche richiama la storia, la cultura, e lo stile toscano. Allora puntiamo sullo stile, quello fiorentino, sia nelle forme architettoniche sia nel ricettario e nei menu, oltreché ovviamente sul vino”.
Frescobaldi, con i wine bar dell’Aeroporto di Roma Fiumicino, già ha articolato questa idea, con un angolo di ristorazione di alta qualità e al “molo c” ora arriva il primo punto vendita basato sul nuovo progetto, ispirato nello stile e nell’architettura. Il progetto prevede una forte espansione in Europa, dove la richiesta di prodotti made in Italy di alto livello è decisamente forte.
Giovanni Geddes da Filicaja, amministratore delegato della Marchesi de’ Frescobaldi, ha spiegato che il progetto “Retail & Restaurant” è motivato dal fatto che il settore del “travel - retail” negli aeroporti fattura 19,5 miliardi di dollari, con una crescita addirittura a due cifre (+22% nel 2007 sul 2006). Nella ristorazione negli aeroporti - afferma Geddes - si assiste ad una forte domanda di qualità e lusso. La Marchesi de’ Frescobaldi ha intercettato questa richiesta, aprendo già nel 1999 il primo wine-bar nell’aeroporto.
I numeri del progetto? Le previsioni sono che il giro d’affari complessivo passi dagli attuali 6 milioni di euro del 2008 i 18 milioni di euro nel 2012. I punti vendita passeranno dai 4 attivi attualmente i 14 punti vendita nel 2012. In questo scenario, secondo Andrea Belardini, drettore sviluppo business e strategie di Aeroporti Roma, l’evoluzione dei consumi del lusso negli aeroporti considera l’“airport retail” un’industria di dimensioni rilevanti, con importanti tassi di crescita.
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