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IL 2000 PORTA BENE ALLO SPUMANTE ITALIANO

Il consumo degli spumanti italiani, secondo una ricerca presentata a Valdobbiadene, nel 2000, è in forte ripresa (+ 19,1%) per i volumi (sul ’99) e per il 26,5% sul ‘98. Dati incoraggianti quelli che arrivano da Valdobbiadene: “se si prendono in considerazione le aree geografiche di destinazione - spiega la ricerca presentata - si conferma la tendenza verso la concentrazione delle nostre esportazioni nei paesi dell’Unione Europea, che nel '99 sono arrivate ad assorbire, e questa linea di crescita dovrebbe essere confermata quest'anno, il 68% dei quantitativi totali dell'industria italiana. Anche sotto l'aspetto economico, con un buon 59% del valore sul totale esportato e fornendo ricavi per oltre 255 miliardi di lire, l'Unione Europea occupa in maniera solida la posizione di miglior cliente. Lo spumante italiano è esportato però in 126 differenti paesi, ma solo 4 di essi hanno importato quantitativi superiori a 50.000 ettolitri e detengono quasi il 72% del quantitativo totale”. Ma quanto pesa lo spumante nelle esportazioni di vino? “Si arriva ad una quota del 5-7% sui quantitativi ed intorno al 10% sul business”.
Secondo le indicazioni di mercato nel 2000 dovrebbero andare all'estero 150 milioni di bottiglie di spumante.

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