Il 2015 dà nuovo slancio al Liv-ex, il più importante benchmark per gli investimenti in fine wines, che ha visto, in gennaio, una crescita di quasi il 2% del Liv-Ex Fine Wine 100, il più grande aumento mensile da due anni (febbraio 2013). A fare da traino sono state le ottime prestazioni dell’annata 2005 di Bordeaux, regione che sembra aver superato la crisi, stando anche agli ottimi numeri dell'ultima asta di Sotheby’s ad Hong Kong. Ma bene si difendono anche gli italiani, il cui indice cresce a gennaio complessivamente dell’1,4%, nonostante il leggero calo di Sassicaia e Solaia, così come è buono l’andamento del “Fine Wine 50”, cresciuto dell’1,8% (www.blog.liv-ex.com).
Negli ultimi 6 mesi, inoltre, il “Fine wine 100” è aumentato del 3,9%, mentre il “Fine Wine 50” del 3,2%. Gennaio è stato molto positivo per la vendemmia 2005 di Bordeaux, ma anche gli italiani hanno visto una buona crescita. Un dato che sicuramente ha fatto incrementare le quotazioni di questa annata è che il critico Robert Parker ha rivisto, verso l’alto, molti dei suoi punteggi. Chi ha guadagnato di più da questa “revisione” è stato sicuramente Mouton Rothschild che ha visto il punteggio della sua annata 2005, arrivare a 98+, aumentando le sue quotazioni (da luglio) quasi del 25%. Ma anche Haut-Brion, che ha visto, a gennaio, salire il prezzo di una cassa del 20%, passando da 2.900 a 3.501 sterline”.
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