Volge verso il bello, nel segno di un ritrovato dinamismo, il barometro del mercato del vino. Lo dicono i primi commenti di produttori e operatori, a Vinexpo 2011, che, con il loro sentiment confermano quanto detto dai numeri: nel 2009, in tutto il mondo, sono state consumate 31,5 miliardi di bottiglie (+4,5% sul 2005), e le previsioni per i prossimi 5 anni sono molto positive, secondo lo sturdio di Vinexpo/Iwsr. “La viticoltura rappresenta 18 miliardi di euro di giro d’affari, con un export di 7 miliardi. Solo il settore dell’areonautica ha fatto meglio”, ha detto il Ministro dell'Agricoltura francese Bruno Le Maire (che si e’ intrattenuto anche Umberto Vattani, presidente dell’Ice capofila della delegazione Italiana), insieme al presidente di Vinexpo M. Xavier de Eizaguire, all’inaugurazione del salone. “La Francia e’ il primo Paese esportatore al mondo in valore (l’Italia la prima in quantita’ e la seconda in valore, ndr). Ma dobbiamo anche ricordare che c'e' un’identita’ culturale molto forte nel vino, al di la’ dell’aspetto economico”. Un appuntamento importante, con tanta tanta Asia, non solo Cina, che gira in fiera, e l’Italia che gioca un ruolo da protagonista: con 4.800 metri quadrati (+20% sul 2009), il Belpaese e’ il secondo espositore dietro alla Francia, che occupa 25.,400 metri quadrati sui 40.000 totali.
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