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TREND DI CONSUMO

Il calice degli italiani è soprattutto rosso, ma volano bollicine e vini bianchi: a dirlo Signorvino

I dati dei primo semestre dell’Osservatorio Signorvino, dell’“enocatena” italiana n. 1. Boom spumanti, al top Franciacorta, poi Prosecco e Trentodoc

Se i vini rossi continuano a dominare nel calice degli italiani, il trend di crescita racconta del momento d’oro di vini bianchi e bollicine, e del risveglio, anche in Italia, del segmento dei rosati. Almeno stando ai dati del primo semestre dell’Osservatorio Signorvino, che WineNews è in grado di anticipare, basato sulle vendite della più importante “enocatena” d’Italia, con 16 punti vendita nelle più importanti città del Belpaese, da Milano a Verona, da Torino a Firenze, da Bologna a Brescia e non solo, capace di muovere un milione di bottiglie di vino all’anno, per un fatturato di 31 milioni di euro. Che registra, peraltro, per tutte le tipologie, una crescita del trend in valore.
In particolare, se i vini rossi valgono il 54% del valore delle vendite, con una trend a valore del 5%, sotto i riflettori, spiega Signorvino, ci sono gli spumanti, a +11% in valore, che un peso sulle vendite che ha raggiunto il 24% del totale, “e sarà interessante apprezzare l’apporto di questa categoria a settembre, per ragioni di stagionalità, ed ancora più a dicembre con l’Osservatorio di fine anno, periodo che comprende le festività”.
Nel dettaglio, lo spumante più venduto è il Franciacorta (+6%), grazie soprattutto al boom della tipologia del “dosaggio zero”, davanti a Brut, Saten, Rosè ed Extrabrut. Seconda piazza per il mondo Prosecco (+4%), che registra un importante spostamento dei consumi sulla qualità, visto che nelle enoteche Signorvino va per la maggiore è quella del Cartizze, vertice qualitativo assoluto della tipologia, davanti al Prosecco Doc ed al Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. A completare il podio il Trentodoc, la denominazione che cresce di più (+9%), con la tipologia Rosè al top, davanti a Brut, Dosaggio Zero ed Extrabrut.
Bene anche i vini bianchi, che incidono per il 15,7% sulle vendite, e crescono in valore del 14%. E, pur partendo da numeri ancora piccolissimi (il 3,8% del valore delle vendite), crescono moltissimo i rosati, a +46%, mentre restano sostanzialmente marginali i vini dolci (2,5% delle vendite, +1% il trend in valore).

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