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Il “Carapace” di Tenuta Castelbuono (Lunelli), summa della maestria di Arnaldo Pomodoro e una delle opere architettoniche del vino più iconiche del Belpaese, sarà al centro della retrospettiva della Triennale di Milano, anche in realtà virtuale

Italia
Il Carapace, la cantina scultura delle Tenute Lunelli nel territorio del Sagrantino in Umbria

Dalla sua apertura nel 2012 il “Carapace”, la cantina-scultura lunga 30 metri e alta 25 firmata dal Maestro Arnaldo Pomodoro per la famiglia Lunelli, e realizzata a Bevagna, nell’umbra Tenuta Castelnuovo, si è subito imposta come una delle opere architettonico-vinicle più rilevanti d’Italia - dove esempi simili di fusione fra “musica solida” e arte enoica non mancano certo, da Petra, progettata dall’architetto svizzero Mario Botta a Suvereto, nel cuore della Val di Cornia, per il Gruppo Terra Moretti, alla nuova cantina e sede principale del gruppo Marchesi Antinori a San Casciano Val di Pesa, progettata da Marco Casamonti, passando per la cantina della Tenuta Rocca di Frassinello a Gavorrano disegnata dall’“archistar” Renzo Piano.
In un panorama pur generoso di esempi di primissimo piano come quello del vino italiano, il “Carapace” di Pomodoro si è comunque ritagliato un suo posto d’onore, anche in virtù dei molti riconoscimenti ricevuti, come “La Fabbrica nel Paesaggio” dell’Unesco e un posto d’onore al Padiglione Italia della Mostra di Architettura della Biennale di Venezia; e, per il novantesimo genetliaco di uno degli indiscussi maestri dell’architettura tricolore, la Triennale di Milano e la Fondazione Arnaldo Pomodoro hanno deciso di mettere al centro della scena, per una retrospettiva critica dell’opera del Maestro, proprio la cantina di Tenuta Castelnuovo.
Da oggi al 5 febbraio, il “Carapace” sarà al centro della Triennale, sia nella sua genesi ideale, con i disegni e gli schizzi iniziali, fino ai primi progetti concreti e a un modello in scala 1:20, per poi arrivare al progetto nella sua tridimensionalità, grazie a un tour in realtà virtuale che porterà chi lo indossa in un viaggio a 360 gradi attraverso i vigneti di Sagrantino della Tenuta, sopra e sotto la cupola del Carapace, fino a scendere nella barricaia. Il degno coronamento di un connubio, come quello tra Lunelli e il Maestro Pomodoro, che dura da più di vent’anni, a partire dal “disco” realizzato nel 1992 per i 90 anni delle Cantine Ferrari e, dieci anni dopo, con “Centenarium”, la grande scultura celebrativa dei 100 anni di Ferrari che campeggia di fronte alla sede trentina della griffe.

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