Da secoli il nome della mia famiglia è legato alla storia del Brunello di Montalcino. Il mio antenato Clemente Santi iniziò nell’800 la selezione clonale del Sangiovese che avrebbe portato alla creazione del Sangiovese Grosso e del Brunello. Da allora ogni generazione dei Biondi Santi si è impegnata nel campo vitivinicolo ed ognuna ha dato il suo contributo sia allo sviluppo della realtà produttiva di Montalcino che alla promozione del Brunello di Montalcino nel mondo.
Avere sulle spalle un’eredità di tale importanza è per me un gran privilegio, e seguendo le orme dei miei antenati, anche io ho raccolto nuove sfide nel campo enologico partendo dal vitigno di famiglia “per eccellenza”, il Sangiovese. Ho creato una nuova serie di vini “Super Tuscans” cominciando con il “Sassoalloro” nel ‘91, un Sangiovese in purezza, seguito dal “Rivolo” nel ’93, un Sauvignon blanc, e, ultime creazioni, lo “Schidione” nel ‘93, un blend di Sangiovese, Cabernet e Merlot, e il “Montepaone” nel ‘97, un Cabernet in purezza, il primo vino realizzato interamente nella tenuta di Scansano ed etichettato “Castello di Montepò”.
Per me l’impegno più importante è stato senz’altro l’acquisto della Tenuta del “Castello di Montepò” a Scansano, una fortezza di grande fascino architettonico e di assoluto valore monumentale, nel cuore della straordinaria campagna maremmana, terra da sempre vocata alla produzione vitivinicola, che ormai viene definita “la California d’Italia”.
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