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IL GALATEO PER LE 'BOLLICINE' DI QUALITA'

Dieci gradi costanti, umidità costante, buio e assenza di vibrazioni: queste sono le condizioni ottimali per conservare le bottiglie di champagne o di spumante metodo classico. L'ideale è, comunque, berlo immediatamente dopo l'acquisto. Partendo proprio dall'acquisto, questi i consigli: diffidate di quei negozi che espongono file di bottiglie in vetrina o su scaffali in piena luce. Significa che il venditore non sa come trattare lo champagne o lo spumante classico: esigete quindi che la bottiglia arrivi direttamente dalla cantina!. Una volta portata a casa, cercate di non rovinarla, e soprattutto ricordate che le bottiglie non devono essere sistematicamente conservate in frigorifero (devono, casomai, restarci qualche giorno soltanto, e nel ripiano più basso). L'ideale è comunque prendere la bottiglia in cantina (dove deve essere conservata, sostanzialmente, con le stesse modalità degli altri vini) immergere la bottiglia per 30 minuti in un secchiello con del ghiaccio, che servirà a mantenere le bollicine ad una temperatura ideale. Non usare flutes Sono troppo stretti e non consentono ai profumi di "aprirsi". L'ideale è un classico calice di cristallo alto ed ampio, non lavorato. Questa forma facilita la "lettura" del bouquet, quel cocktail di profumi e aromi che fa delle bollicine di qualità un prodotto unico. La flutes, infatti, esalta la magia del perlage, cioè la processione delle bollicine, ma mortifica il profumo. E quando si ha a che fare con uno champagne o spumante, per apprezzarne il corpo e la struttura, bisogna berlo con calma, in modo da superare l'effetto anestetico del pétillant ed aspirarne i profumi in un bicchiere panciuto. Il freddo anestetizza i sapori Mai servire lo champagne o lo spumante gelato. La temperatura consigliata è 8/10 gradi. Indispensabile il secchiello Mettere nel secchiello del ghiaccio anche un pugno di sale grosso: sbriciola i cubetti e li conserva a lungo. Evitare di raffreddare la bottiglia in modo brusco e traumatico: no al freezer (e casomai nel piano più basso del frigorifero). Mai fare il botto Lo champagne e lo spumante classico vanno aperti con molta cautela. Il botto è poi sicuramente "da vietare": è uno choc per il vino. L'anidride carbonica, infatti, deve fuoriuscire lentamente. No al bicchiere troppo pieno Mai riempire il bicchiere oltre la metà: lo spazio libero è indispensabile per consentire agli aromi di liberarsi. Avvinare il bicchiere Per un tocco di classe "avvinate" il bicchiere con un goccio di champagne o spumante classico, prima di mescere: apprezzerete e farete apprezzare meglio il gusto e gli inimitabili aromi. Attenzione all'apertura della bottiglia Tre sono le cose assolutamente da non fare: versare lo champagne o lo spumante classico tenendo la bottiglia per il collo (bisogna reggerla dal fondo); usare ghiaccio nel bicchiere; far evaporare la schiuma con l'uso di certi orribili "frullini" di plastica, metallo o legno, che in pochi secondi distruggono un sapiente lavoro durato anni.

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