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IL GRANA PADANO RIVISITATO DAGLI CHEF DEL MONDO, FORMAGGI DAI 4 ANGOLI DEL PIANETA, CAVIALE & TARTUFO, LA PASTA FELICETTI RIVISITATA DA SCABIN, I SAPORI SELEZIONATI DEI MARI FREDDI DEL NORD: CON “IDENTITÀ GOLOSE”, MILANO È CAPITALE MONDIALE DEL GUSTO

Non Solo Vino
Davide Scabin

Dibattiti, riflessioni, confronti sulla cucina e sul gusto. Ma, più di tutto, ovviamente, i protagonisti di Identità Golose (www.identitagolose.it) sono gli chef, da quelli già affermati e ormai stelle del firmamento enogastronomico italiano e mondiale, a quelli che si stanno facendo conoscere ed iniziano a brillare di luce propria. Che sono stati chiamati ad interpretare alcuni dei must dell’eccellenza italiana, a dimostrazione della versatilità della materia prima tricolore, tra profumi, colori e sapori che fanno di Milano, in questi giorni, la capitale del gusto mondiale.
A partire dal Grana Padano, la Dop made in Italy più consumata al mondo, protagonista, in “esibizioni-sfida” di declinazioni internazionali: dai quelle giapponesi di Kei Fukada e Isamu Hirayama, con l’italiano Giorgio Rapicavoli, a Marco Iachetta, chef italiano di stanza in Russia, e Denny Imbriosi, chef parigino, fino al tedesco Anton Pezog. Che, domani, prepareranno un pranzo a 12 mani. Tra questi, una commissione di esperti convocata dal Consorzio Grana Padano, sceglierà il giovane talento che diventerà il testimonial del celebre formaggio a “Identità NY” 2014. Rimanendo in tema di formaggi italiani celebri, c’è il Consorzio della Mozzarella di Bufala, o i tanti tipi abbinati al pane di Princi, ma per chi ama i sapori internazionali ci sono anche la panna di Frieslandcampina e i formaggi italiani e francesi affinati da Selecta. Altro must del mangiare italiano, ovviamente, è la pasta, con uno dei marchi più prestigiosi, quello dei monograno “Felicetti”, che prosegue il suo sodalizio con Davide Scabin del Combal.Zero. Ma, tra tanto gusto, a MIlano, c’è attenzione anche per la salute, con “Il Mondo delle Intolleranze”, dove, con Alcatest, si può se e a cosa si è intolleranti, e ricominciare a godere mangiando.
Per gli amanti dei sapori di lusso, il riferimento giusto è quello dello stand che mette insieme il caviale di Calvisius, il riso Acquerello, Pastificio dei Campi, Tartuflanghe e le bollicine della griffe del Franciacorta Ca’ del Bosco, con i piatti preparati dallo chef Luigi Taglienti. Ma si può fare anche “un’immersione” nei mari freddi assaggiando il salmone Gravad Lax di Coam, quello selvaggio di Alaska Seafood o l’Upstream Salmons di Claudio Cerati, abbianato ai bianchi della cantina veneta Zenato.

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