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LE “BANDIERE VERDI 2022”

Il maestro Pupi Avati agli Agricoltori Italiani - Cia: “il buonsenso permea la cultura contadina”

WineNews: “non solo online, dobbiamo continuare a viaggiare nei territori perché è lì che nascono le storie e i protagonisti della nostra agricoltura”

Campioni di eccellenze agroalimentari e vitivinicole ma anche portabandiera di valorizzazione del territorio, cultura e valori di comunità. C’è tutto questo tra i premiati di “Bandiera Verde 2022”, organizzato da Cia-Agricoltori Italiani, che quest’anno ha celebrato la ventesima edizione, in un ventaglio di Premi allargatosi negli anni, considerati i molteplici aspetti che si legano e sostengono il patrimonio agroalimentare italiano.
Le premiazioni si sono svolte in Campidoglio, con i rappresentati del Comune di Roma a far risaltare il più stretto legame tra amministrazione capitolina e agricoltura sancito dall’istituzione dell’Assessorato All’agricoltura. “Il lavoro del nuovo Assessorato - ha spiegato Fabio Bonnano, responsabile agricoltura e food policy dell’Assessorato Agricoltura Ambiente e Ciclo dei rifiuti del Comune di Roma e delegato dall’Assessora Sabrina Alfonsi - si svolge sia sul lato della food policy, con un percorso che vede protagoniste 250 associazioni del settore, sia attraverso lo sviluppo agricolo della nostra città. Non a caso abbiamo organizzato la seconda Conferenza cittadina sull’agricoltura, arrivata a distanza da 44 anni dalla prima edizione. Per troppi anni c’è stato disinteresse verso questo settore che è essenziale per la nostra città, che ha un 65% di superficie verde”.
I Premi “Bandiera Verde” della Cia - ha osservato, a Winenews, il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, alla guida di un’azienda agricola e vitivinicola con 13 ettari investiti a vigneto bio - esprimono le eccellenze del territorio e, all’interno di queste eccellenze, c’è ovviamente il vino, come prodotto, ma anche come cultura. Quindi è chiaro che il vino si inserisce nel contesto assolutamente da protagonista, dobbiamo continuare a valorizzarlo e a difenderlo, anche dagli attacchi che arrivano da oltreconfine. Come difenderci dai momenti difficili? Continuare nella promozione, che è fondamentale, soprattutto sui mercati esteri, per piazzare le bottiglie di vino a prezzi remunerativi. Ma dobbiamo anche cercare nuove strade, il vino ha davvero bisogno di innovazione, di prodotto, di marketing e di tipologie che devono avvicinarsi sempre di più alle esigenze del consumatore. È molto importante la comunicazione - ha aggiunto il presidente Fini - in questo contesto Winenews si inserisce molto bene e oggi ha ricevuto dalla Cia il riconoscimento “Bandiera Verde- Agripress International” per il lavoro che ha fatto e che, sono convinto, continuerà a fare molto bene anche nei prossimi anni”. Il direttore Alessandro Regoli, ha ritirato il Premio osservando che “WineNews è nata nel 1999 dall’idea avuta con mia moglie Irene Chiari con la quale abbiamo fondato un’agenzia di informazione e comunicazione sul vino. Oggi abbiamo abbiamo 3 milioni di Ip serviti in tutto il mondo e 155.000 follower sui social. Dico a tutti andate pure su pc e cellulari, ma continuate a viaggiare nei territori, perché è lì che nascono le storie e i protagonisti della nostra agricoltura”.
Al vino come esempio di comunicazione riuscita guardano anche le aziende di altri settori e la Compagnia del Lago di Verbania, vincitrice del Premio “Agri-Innovation” e del Premio assoluto “Bandiera Gold”assegnato tra tutte le “Bandiere Verdi”, ha per esempio chiesto al direttore Regoli informazioni e modalità relativi alla comunicazione del vino, volendo trasferirla alla comunicazione della sua nuova realtà produttiva, quelle piantagioni di tè, affiancate alla tradizionale attività florovivaistica, che sono appunto valse all’azienda il doppio riconoscimento da parte della Cia -Agricoltori Italiani.
Promozione del mondo agricolo è anche quello che avviene nelle sale cinematografiche e per questo il premio “AgriCinema Bandiera Verde” è andato al maestro Pupi Avati, che ha saputo - si legge nella motivazione - mettere al centro della sua produzione cinematografica il legame tra territorio, cibo e agricoltura, valorizzando con sapienza e professionalità le aree interne e rurali del nostro Paese, come racconta anche il documentario “Pupi Avati: la Tavola Racconta” di Adriano Pintaldi. Fiero della sua cultura contadina, respirata in campagna a casa dei nonni, Avati, collegato in videoconferenza, ha sottolineato “il buonsenso e il mondo di valori che permea la cultura contadina”. Portare avanti la cultura del cibo, in connessione con il territorio e le tradizioni locali, è proprio la mission che anima la Comunità del Cibo e della Biodiversità che ha sede a Rotonda (Potenza) , promuovendo una serie di attività che interessano in larga parte il parco nazionale del Pollino, dove, hanno sottolineato i promotori ritirando la “Bandiera Verde Agriculture”, “la terra ricca di biodiversità è l’opportunità più importante e decisiva per lo sviluppo locale”. Territorio e biodiversità sono anche le parole d’ordine di Furlan Vini, cui è stato conferito il Premio “Bandiera Verde Agri-ecology”.Amedeo Furlan, che, assieme ai fratelli Moreno e Alberto, guida l’azienda nel trevigiano produttrice di varietà qualificate - dal Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg al Prosecco Treviso Doc, sino a Chardonnay, Cabernet e Merlot - ha detto a WineNews che “la sostenibilità è una strada da percorrere e non ci sono alternative. Certo non si inventa dall’oggi al domani, la nostra rappresenta un po’ una tradizione di famiglia. Noi abbiamo la Certificazione Biodiversity Friend, che ogni anno, attraverso le rilevazioni in azienda di biologi e naturalisti, ti dice subito se stai lavorando bene sul piano dell’ambiente e della biodiversità. La nostra - ha aggiunto Furlan - è una delle tante forme di sostenibilità, non siamo un’azienda biologica. Abbiamo invece scelto di essere Biodiversity Friend, perché ci crediamo. Parlare semplicemente di bio è più facile da comunicare perché recepito più facilmente dal consumatore ma noi crediamo in questo tipo di sostenibilità perché è più concreta, dà risultati più immediati. Anno per anno sappiamo come stiamo lavorando in azienda, e cerchiamo di migliorare i punteggi assegnati. Quest’anno abbiamo anche inserito il progetto “Enobee” che monitora costantemente lo stato di salute e l’alimentazione delle api che abbiamo acquistato e messo nelle nostra vigna, servono come sentinelle dell’ambiente e a produrre ottimo miele”.

(Cristina Latessa)

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