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IL MARCHESE PIERO ANTINORI SOTTO SFRATTO A BADIA A PASSIGNANO, DOVE SI "AFFINA" IL SOLAIA ED IL TIGNANELLO

Italia
Il Solaia, il miglior vino del mondo quest'anno per "Wine Spectator"

Il marchese Piero Antinori è sotto sfratto: e si profila una guerra legale tra i monaci benedettini vallombrosani di Badia a Passignano ed il produttore del Solaia, affittuario della cantina del convento sotto le cui volte vengono invecchiati alcuni dei vini più pregiati della casata (tra i quali il Tignanello ed il Solaia, appunto).
Il contratto di affitto è scaduto il 21 aprile ed i frati, proprietari dell'abbazia e quindi anche delle cantine sottostanti, hanno chiesto un aumento del canone al marchese Piero Antinori, che per 6 anni ha pagato mensilmente 2,5 milioni di lire.

"Una sciocchezza - commenta l'avvocato dei benedettini, il professor Federico Frediani - se si paragona la cifra mensile pagata con la superficie e l'ubicazione della cantine ed con il prezzo dei vini che vi vengono custoditi, praticamente un affitto pagato con quattro, massimo sei bottiglie di Solaia al mese". L'avvocato Frediani racconta che alla richiesta di aumento del canone di affitto gli Antinori hanno risposto offrendo un aumento minimo e cercando di dilazionare la trattativa, non rispondendo nemmeno all'intimazione di restituire le chiavi e di trasferire altrove i barrique. "Gli Antinori - osserva il legale - si comportano come se l'abbazia fosse loro".
ma non è finita qui. La diatriba riguarda anche lo stemma del convento che gli Antinori hanno utilizzato sull'etichetta del vino Badia a Passignano "senza aver mai chiesto il permesso", specifica l'avvocato.

"Non è uno stemma, ma una pastorale - risponde Albiera Antinori, figlia del marchese Piero - e l'abbiamo sempre utilizzata fin dal 1988, da quando cioè abbiamo imbottigliato per la prima volta il Badia a Passignano che è il nostro Chianti Gran Riserva". Quanto alla richiesta di aumento di canone, Albiera Antinori precisa che i monaci "hanno chiesto una cifra più che triplicata, da circa 40 milioni l'anno a 150 milioni. Metteremo la cosa in mano all'avvocato. E se insistono su quella cifra cambieremo cantina".

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