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IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE LUCA ZAIA D’ACCORDO CON CONFAGRICOLTURA: ACCESSO AL CREDITO, LIQUIDITA’, FONDI PAC I PUNTI PIU’ URGENTI PER IL SETTORE

“Abbiamo rimesso l’agricoltura al centro dell’agenda nazionale e internazionale”: con queste parole il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia ha espresso la sua unità di vedute, con Confagricoltura, nell’assemblea annuale della più importante organizzazione delle imprese agricole, a Roma, che ha indicato nell’accesso al credito, nella liquidità e nell’erogazione anticipata dei fondi nazionali della Pac, alcuni dei punti più urgenti per il settore.

“La partita cruciale per i costi di produzione si gioca a livello comunitario - sottolinea il Ministro Zaia - non è possibile proseguire in una direzione che costringa i nostri agricoltori a produrre a costi incompatibili con ogni logica di profitto. L’agricoltura moderna è e deve essere anche impresa. Io sono un liberista ma non possiamo tollerare la concorrenza sleale che proviene da alcuni paesi, anche neocomunitari. Questa è la battaglia che stiamo portando avanti in Europa. Se confrontiamo i nostri costi produzione a quelli della Bulgaria ci rendiamo conto che non sono neanche paragonabili ai nostri. La paga di un operaio di quel Paese è notevolmente inferiore a quella di un operaio italiano”.

Il Ministro Zaia condivide l’urgenza di maggior liquidità e accesso al credito per il settore, e, in quanto alla Pac, ha annunciato che lunedì prossimo incontrerà il Commissario europeo all’Agricoltura, Mariann Fischer Boel, per chiedere “maggiore autonomia per alcune iniziative nazionali, come l’etichettatura d’origine obbligatoria, e la possibilità di erogare entro fine estate i fondi nazionali assicurati dalla Pac”.

Altro punto su cui il Ministro delle Politiche Agricole pone l’accento è quello relativo all’articolo 68, sui sostegni mirati in agricoltura, che deve avere il via libera entro fine mese dalla Conferenza Stato-Regioni. “Sono fiducioso in un’intesa - prosegue il Ministro - gli assessori regionali, da persone responsabili quali sono, non possono voler vedere andare perduti i 400 milioni di euro che sono disponibili”. Sull’articolo 68, il presidente Vecchioni auspica “una rapida definizione, facendo appello agli altri attori istituzionali perché si superi l’impasse raggiungendo una proficua intesa per le imprese agricole”.

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