Il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia ha manifestato al Commissario Europeo alla Pesca Joe Borg tutta la preoccupazione del Governo per un provvedimento, quello della chiusura “anticipata e frettolosa” della pesca del tonno rosso. Il Ministro ha anche annunciato che “il disaccordo con il commissario europeo alla pesca è radicale e fondato sui numeri”.
“E’ inaccettabile - ha spiegato Zaia - che si assuma un provvedimento così importante sulla pesca nel Mediterraneo senza essere sostenuti da dati e da numeri incontrovertibili. Il fatto è che i dati e i numeri incontrovertibili li abbiamo noi: barca per barca”.
Il Ministro non ha dubbi: “è inequivocabile il fatto - ha spiegato - che per arrivare alla quota fissata, alla flotta italiana manca il 50%. Le spiegazioni vaghe fornite dal commissario europeo ci inducono a ritenere che la leggerezza con cui ci si è mossi sia figlia di un provvedimento non lucido e preso contro gli interessi nazionali”. Poi una conferma: “siamo in pieno accordo con il Ministro della Pesca della Francia, Micher Barnier - ha sottolineato Zaia - che ieri è uscito assai insoddisfatto dall’incontro con il commissario Borg”.
“Questi sono i motivi - ha concluso il Ministro - per i quali abbiamo chiesto a Borg la massima precisione sulle cifre e che, sono certo, mi indurranno a proporre al Consiglio dei Ministri la procedura che porta il contenzioso fino alla Corte di Giustizia europea, in vista, naturalmente, di un risarcimento congruo”.
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