La rivista scientifica "Cancer Research" ha rivelato il motivo per cui l'ossidante trans-Resveratrolo (RES), contenuto nel vino rosso e nelle uve (nelle quali ha l'effetto di un antibiotico per proteggerle dalle infezioni di funghi), è efficace nella lotta contro alcuni tumori. A quanto hanno appurato i ricercatori della facoltà di medicina dell'University of North Carolina a Chapel Hill, il RES disattiva la proteina NF-Kppa-B, che protegge le cellule cancerose dalla chemioterapia e dalla distruzione. Secondo Minnie Holmes-McNary, che ha diretto la ricerca, i risultati ottenuti significano che il RES stesso potrà forse essere utilizzato un giorno per la prevenzione e/o la terapia anti-cancro. Utilizzando il RES negli esperimenti, condotti in laboratorio su cellule umane e su cellule di topi sperimentali, gli scienziati hanno potuto riprodurre "il processo che utilizza naturalmente l'organismo per uccidere le cellule cancerogene", come ha spiegato la Holmes-McNary: tale processo è un meccanismo di difesa che induce una sorta di suicidio (apoptosi) delle cellule nocive. "Quando il RES era assente nella coltura di cellule - si legge nello studio pubblicato su "Cancer Research" - le cellule cancerogene continuavano a riprodursi. Ma quando il RES è stato introdotto nell'esperimento, abbiamo potuto attivare con successo la morte delle cellule cancerogene grazie alla disattivazione della proteina NF-Kappa-B". L'efficacia anti-cancro del vino rosso era stata già accertata da alcuni anni ed una ricerca elaborata negli anni scorsi dalla University of Illinois aveva appurato l'efficacia anti-cancerosa ed anti-infiammatoria del RES. Questa sostanza è presente in varia misura in tutti i vini (in particolar modo nei vini rossi: la vinificazione in rosso avviene a contatto con le bucce dell'uva, che cedono al vino il loro colore ed altre sostanze), ma è abbondante anche nell'uva, nelle more e nei mirtilli.
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