“Il peggio della recessione è passato, ma i consumatori sono molto più attenti. Non si spendono più così facilmente 50 dollari per una bottiglia. Deve essere un vino di valore acclarato, e l’occasione deve essere importante”. Ecco il “sentiment” che arriva da New York, mercato-spia di quello degli Stati Uniti, in cui il 22 febbraio è andata in scena l’“Italian Wines 2010”, la presentazione dei “Tre Bicchieri” della guida “Vini d’Italia 2010” del Gambero rosso, alla presenza del direttore Daniele Cernilli e del coordinatore della guida, Marco Sabellico.
Un ennesimo segnale che i consumi, seppur lentamente, sono in ripresa, e anche se per tornare ai livelli di qualche anno fa ci vorrà molto tempo, il vino italiano può guardare al domani con un cauto ottimismo.
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