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IL PIEMONTE RILANCIA L’IDEA DELL’ENOTECA D’ITALIA. PIER DOMENICO GARRONE: "UN SISTEMA A RETE PER PROMUOVERE IL VINO NEL MONDO"

“Manca all’Italia del vino una struttura in grado di definire e gestire correttamente sui mercati internazionali un’unica immagine del vino. Manca un raccordo ed un coordinamento tra le istituzioni regionali della promozione che assicuri alle aziende e ai consumatori lo standard di qualità determinato dall’armonizzazione delle vigenti e prossime norme regionali, nazionali, comunitarie. La distribuzione delle rappresentanze è polverizzata e la dispersione degli investimenti pubblici unitamente alla carenza di monitoraggio degli effetti reali prodotti dalle diverse azioni di promozione e di valorizzazione oggi riducono la competitività del prodotto vino italiano. Esiste un concreto patrimonio di esperienze in ciascuna regione vocata alla vitivinicoltura che opportunamente raccordato, coordinato, e promosso è in grado di riattivare, innovandola, la comunicazione del vino italiano”. Questo il pensiero di Pier Domenico Garrone, presidente dell’Enoteca del Piemonte che, ieri, ha rilanciato, con una nota stampa, la necessità di un’“Enoteca d’Italia” legata ad un innovativo progetto di comunicazione del vino (che ha già ottenuto ascolto anche da parte del ministro per le Politiche Comunitarie Buttiglione, del sottosegretario alla salute Guidi e del sottosegretario per le Comunicazioni Innocenzi, ndr).

“Una necessità - si legge nella nota stampa dell’Enoteca del Piemonte - che trae ispirazione anche dalle recenti indicazioni del ministro per le Politiche Agricole, Giovanni Alemanno e del sottosegretario Teresio Delfino: “occorre un’adeguata centralità per il progetto di sviluppo del sistema enogastronomico ed agroalimentare italiano. Ed in quest’ottica è essenziale creare un solido sistema paese orientato sulla qualità, dove i prodotti d’eccellenza rappresentino un punto di traino per il sistema produttivo italiano”.

“E’ per raggiungere questo obiettivo - commenta Pier Domenico Garrone - che nasce la proposta dell’“Enoteca d’Italia”, quale unica rete di rappresentanza tra i patrimoni enologici di ciascuna regione. L’Italia è leader nel mondo nella produzione enologica e altrettanto deve essere la sua politica di promozione e valorizzazione tenendo presente le innovazioni tecnologiche e le grandi fasce di mercato internazionale che grazie ai nuovi mezzi si riescono a raggiungere. Per questo, oggi, occorre un’attualizzazione del sistema promozione in grado di interpretare gli interessi generali delle aree di produzione vitivinicole. La qualità rappresentata da un sistema a rete come quello dell’“Enoteca d’Italia” sarebbe unico in Europa e in grado di creare competitività a favore della nostra produzione sul mercato internazionale”.

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