Il 18 novembre è stato un giorno di festa tra le colline di Valdobbiadene: ha compiuto ottant’anni Andrea Zanzotto, uno dei più grandi poeti italiani contemporanei. Una ricorrenza per la quale in passato si sarebbe tirato fuori un vino speciale, custodito gelosamente e riservato per occasioni fuori dell’ordinario. Bisol, cantina simbolo del Prosecco di Valdobbiadene, per celebrare il compleanno di Zanzotto ha presentato un piccolo tesoro: il “Duca di Dolle”, primo passito della casa. Un vino prezioso, risultato di dieci vendemmie e di una grande esperienza, caratterizzato da un caldo color topazio e spesso come il velluto. Le bottiglie di passito sono state stappate a degna conclusione di un pranzo a cui hanno partecipato uomini di cultura, pittori ed attori, tutti riuniti a festeggiare il poeta nella tenuta di Rolle. Una grande tavolata in una domenica di sole, piatti della cucina contadina, persone speciali intorno: così Bisol ha voluto omaggiare Zanzotto in un luogo a lui molto caro. Proprio qui infatti, in mezzo ai vigneti, sono nati molti suoi versi: aveva ribattezzato la tenuta “Dolle”, e ci veniva spesso in passato a trovare Nino, il vecchio proprietario, a cui era legato da profonda amicizia. Insieme a lui, poeta-contadino che Zanzotto chiamava “Il Duca”, era solito passare lunghi momenti a parlare e a guardare i filari, godendo del vino unico delle colline. Questa l’origine del nome “Duca di Dolle”, scelto come esplicito tributo all’inventiva di Zanzotto, che con le sue poesie ha reso famosa questa terra meritando numerosi ed importanti riconoscimenti. E il poeta ha voluto celebrare il compleanno a modo suo: con la collaborazione di Cottoveneto, azienda della zona conosciuta in tutto il mondo, ha fatto realizzare cinquecento etichette in cotto numerate e gravate a mano “Vino del Duca” con i versi inediti di una sua poesia: un vestito “griffato” per altrettante bottiglie di Valdobbiadene Prosecco di Bisol poste in vendita ed il cui ricavato è stato interamente devoluto in beneficenza. A conclusione della festa, Zanzotto ha composto alcuni versi e li ha scritti così, sul muro: la sua maniera di fissare per sempre l’intensità della giornata, resa speciale anche dalla degustazione in anteprima del “Duca di Dolle”. Un vino che ha fornito la conferma della duttilità del prosecco, vitigno locale capace di esprimersi non solo attraverso freschi e piacevoli spumanti, ma anche nella complessità di un grande passito.
Eleonora Ciolfi
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