É lo Sciacchetrà, rara etichetta delle Cinque Terre - territorio meraviglioso, ma complicatissimo sotto l’aspetto vinicolo - il primo vino dolce al mondo invecchiato sotto il mare: la sperimentazione è stata realizzata dalla cantina Possa, a Riomaggiore, insieme a Jamin, prima società italiana ad aver investito sui vini subacquei e ad aver ottenuto il brevetto a livello mondiale. La sperimentazione è stata condotta su 700 bottiglie dell’annata 2021: “le abbiamo immerse nel mare davanti a Portofino, ad una profondità di 52 metri, per circa un anno. All’assaggio sembra sia invecchiato in cantina per 12-15 anni” spiega Samuele Heydi Bonanini, proprietario dell’azienda Possa. L’obiettivo per il futuro è la creazione di una cantina “subacquea” proprio nelle Cinque Terre, in un’area della riserva naturale.
L’azienda Possa è stata fondata nel 2004 e conta su vigneti in terrazzamenti mozzafiato, che dal mare salgono fino a circa 150 metri d’altezza e che, vista la logistica, vedono le uve arrivare in cantina su monorotaia, dopo essere state raccolte a mano, in gran parte da allevamenti a pergola bassa, e per il resto da filari con muretti a secco.
Quello degli underwater wines, i vini invecchiati sotto il mare, è un fenomeno sempre più mainstream: dopo una prima fase di sperimentazione portata avanti da pochissime cantine, adesso i vini “marini” stanno vivendo il loro momento d’oro. Il fondo del mare rappresenta infatti un ambiente ideale per l’affinamento, grazie a temperature costanti e assenza di luce, ma non c’è dubbio che questa particolare tecnica rappresenti anche un valore aggiunto in termini di marketing.
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