Il sindaco di Montalcino, Massimo Ferretti, ha inviato al Ministro delle Finanze, Giulio Tremonti, una lettera con la quale richiede l’inserimento nella “Finanziaria 2002” di una normativa ad hoc - che non preveda nessun aggravio per il bilancio dello Stato - in favore dei piccoli comuni rurali le cui casse, ormai da tempo, penano e raschiano il fondo. La proposta che viene dalla patria del Brunello, una delle più famose “Città del Vino”, con un territorio ricchissimo, ma con il disagio comune ad ogni realtà locale di riuscire ogni anno a pareggiare il bilancio, prende in esame tre aspetti importantissimi: la possibilità di introdurre una sorta di contributo di soggiorno per i turisti da applicare al numero delle presenze nelle strutture ricettive, l’estensione dell’Ici agli immobili rurali (oggi esenti da questa tassa) e la facoltà da parte dei sindaci di applicare l’addizionale Irpef (già istituita) o l’addizionale Irpeg. Questa interessante novità è maturata nell’associazione nazionale “Città del Vino”, che ad oggi annovera ben 424 comuni, ed è sostenuta anche dai sindaci di Castelnuovo Berardenga (Siena), Montefalco (Perugia), Govone e Guarene (Cuneo).
ICI - Attualmente l’Imposta comunale sugli immobili esenta dal pagamento i proprietari di case rurali, siano esse aziende agricole che semplici abitazioni. Non c’è dubbio che questa situazione, per i comuni ad ampio territorio rurale, può creare seri problemi, soprattutto nelle aree in cui l’agricoltura ha raggiunto livelli di sviluppo e di redditività talmente elevati – e conosciuti in tutto il mondo per i loro fantastici prodotti – da portare ogni anno in visita centinaia di migliaia di turisti. Questa condizione, se da un lato è sicuramente frutto di sviluppo e di crescita economica generale, dall’altro vede le amministrazioni pubbliche trarre solo un aggravio consistente in termini di costi dei servizi (nettezza urbana, manutenzione strade rurali, necessità di nuovi parcheggi) e che inevitabilmente vanno a compromettere gran parte del bilancio. Fatte le debite distinzioni tra abitazioni rurali ed aziende, la proposta è stata caldeggiata pure al recente convegno del turismo del Piemonte: “Estendere l’Ici anche agli immobili rurali - afferma il sindaco Ferretti - oltre a produrre un’entrata considerevole per le amministrazioni comunali, potrebbe consentire persino l’abbattimento dell’aliquota stessa ai minimi di legge, permettendo di ottenere una maggiore equità fiscale”.
TASSA DI SOGGIORNO - Ogni anno centinaia di migliaia di turisti prendono d’assalto luoghi simbolo dell’enoturismo come le zone del Piemonte, della Sicilia, del triangolo del gusto Montalcino-Montepulciano-Chianti. Zone con un territorio ricchissimo che necessita, però, da parte delle amministrazioni locali, di una continua manutenzione particolarmente dispendiosa. Riproporre una sorta di “Tassa di soggiorno” aggiuntiva da applicare al numero delle presenze nelle strutture ricettive - ma che non pesi però sugli operatori turistici stessi – è il secondo invito rivolto al ministro delle Finanze Giulio Tremonti: “In questo caso – rileva ancora il sindaco Ferretti – si avranno risorse per i bilanci comunali senza andare ad un appesantimento della pressione fiscale sui cittadini in quanto, trattandosi di una tassa di soggiorno aggiuntiva, sarà pagata dai turisti stessi”.
IRPEF-IRPEG - La terza proposta sottoposta al ministro Tremonti da parte del primo cittadino di Montalcino riguarda la facoltà di dare ai sindaci se scegliere l’applicazione dell’addizionale Irpef, già istituita, oppure l’addizionale Irpeg. In questo caso sarà il sindaco a stabile se appesantire la tassazione sulle famiglie o viceversa sulle imprese, ammesso che questi intenda applicare l’addizionale. In ciascun caso non vi sarebbe alcun aggravio per il bilancio dello Stato.
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