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IL SOLE 24 ORE

La produzione di olio torna a crescere: trainano Puglia, Calabria e Sicilia
Le previsioni per la campagna oleicola 2015-2016 fanno ben sperare. In particolare, la produzione di olio di oliva supererà le 300mila tonnellate, recuperando in parte la contrazione registrata lo scorso anno, e facendo ritornare l’Italia il secondo produttore al mondo di olio di oliva.
“La produzione varierà tra 350 e 400mila - stima a WineNews il dg di Unaprol Pietro Sandali - nella norma al Centro Sud, trainata dalle prime tre regioni, Puglia, Calabria e Sicilia, dove la qualità sarà ottima, più scarsa invece in Toscana, Umbria e sulle sponde del Lago di Garda. Il Sud fa da base anche nella contrattazione dei prezzi dell’extravergine, con, in media, un differenziale di 1 euro salendo verso il Nord, e che mediamente si attesteranno sui 4 euro al kg”.
Un’annata che forse migliorerà le performance all’export dell’olio italiano, in controtendenza sulle altre produzioni simbolo, visto che, aggiunge Sandali, “per la scarsissima annata 2014/2015 più che di esportazioni dobbiamo parlare di importazioni, normalmente attorno alle 500.000 tonnellate, quest’anno salite ad oltre 600mila. L’export c’è stato pochissimo, per la grande difficoltà a garantire le forniture”.
Dell’olio d’oliva, considerato il tratto distintivo del Belpaese dai consumatori del Vecchio continente l’Italia è regina, in un’Europa che non ha rivali nella produzione e nel suo consumo, producendo il 73% dell’olio d’oliva a livello mondiale e consumandone ben il 66%.
Emanuele Scarci

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