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Il sorpasso degli Usa sulla Francia è un dato ormai consolidato, che trova l’ennesima conferma nei numeri del “Wine Handbook” 2014 by Beverage Information and Insights Group: nel 2013 +1,9% di consumi enoici, a quota 2,928 miliardi di litri

Il sorpasso degli Usa sulla Francia nella classifica dei Paesi in cui si beve più vino, è un dato ormai consolidato, che trova l’ennesima conferma nei numeri del “Wine Handbook” 2014 by Beverage Information and Insights Group (www.bevinfogroup.com), vero e proprio punto di riferimento per le vendite e le tendenze dei consumi enoici negli Usa, grazie all’analisi approfondita dei 50 principali mercati metropolitani, delle preferenze dei consumatori, dei dati economici e di quelli demografici.
Secondo il “Wine Handbook”, il consumo di vino nel 2013 è cresciuto dell’1,9%, arrivando a 2,928 miliardi di litri, il livello più alto di sempre, ed anche la produzione interna fa segnare indici positivi, con le vendite dirette in cantina in crescita del 7,7%, per un giro di affari di 1,57 miliardi di dollari, grazie alla solidità della Napa Valley ed alla grande crescita di Sonoma County ed Oregon.
Il vino da tavola muove la quota maggiore, arrivando a toccare i 2,683 miliardi di litri in aumento del 2,0% sul 2012, grazie soprattutto ai due brand leader del segmento, Franzia Winetaps e Barefoot Cellars. Il consumo di vini nazionali fa segnare, nel complesso, una crescita del 2,5%, contro il +0,2% del vino importato. Buonissime le performance dello Champagne e dei vini frizzanti in generale, i cui consumi, nel 2013, sono aumentati del 2,6%, a 157,5 milioni di litri, in crescita per il dodicesimo anno consecutivo, grazie soprattutto ai consumi nei ristoranti e nei bar, ma anche tra le mura domestiche, specie per i vini dal grande rapporto qualità-prezzo, come il Prosecco, capace di imporsi ai consumatori proprio negli anni della recessione.

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